Si fermano i netturbini di Randazzo e Castiglione Pesano i debiti dei Comuni verso le ditte private

Dopo aver toccato Linguaglossa e Maletto, la protesta degli operatori ecologici finisce per investire altri due Comuni del versante nord dell’Etna, Randazzo e Castiglione di Sicilia. Al momento sono oltre una trentina i lavoratori che, dopo essere entrati in sciopero – nel primo centro da ieri, nel secondo da stamane – hanno occupato le aule consiliari dei due municipi, sulla scia di quanto già fatto dai colleghi linguaglossesi cui, entro marzo, verranno pagati i cinque stipendi arretrati alla base dell’agitazione. A Maletto, invece, dopo due giorni di sciopero, il servizio è ripartito, come riferiscono i sindacati, «per senso di responsabilità».

Il quadro è comunque il medesimo sia Randazzo che a Castiglione, dove i netturbini attendono, in entrambi le circostanze, quattro mensilità. Analoghe le cause dei ritardi nei pagamenti: i Comuni sono rimasti pesantemente indietro nel saldo del canone per la nettezza urbana alle ditte affidatarie del servizio, Ecolandia a Randazzo e General montaggi a Castiglione. Clamorosa soprattutto in quest’ultimo caso l’entità del debito maturato dal Comune: almeno dodici canoni mensili da 45 mila ciascuno, per un totale che supera quindi i 500 mila euro. E così le imprese, davanti all’inadempienza di mano pubblica, allargano le braccia.

«È un cane che si morde la coda – commenta Gaetano Agliozzo, segretario di Cgil Funzione pubblica Catania – i Comuni a loro volta dicono di trovarsi senza un euro, in attesa di trasferimenti regionali a loro volta mai puntuali». Con la mediazione dei sindacati, le trattative tra le parti sono state abbozzate fin da subito ma, per adesso, i piani di rientro prospettati dai sindaci Michele Mangione e Salvo Barbagallo non sono serviti a far rientrare l’occupazione. Appare quasi certo che i lavoratori non desisteranno prima del saldo di almeno una mensilità nell’arco delle prossime ore, sempre in linea con quanto accaduto a Linguaglossa.

A Castiglione, inoltre, i lavoratori reclamano anche maggiore sicurezza e dignità sul posto di lavoro: «Non abbiamo né vestiario né attrezzature idonee, la raccolta dei rifiuti è lasciata al nostro senso di rispetto nei confronti dei cittadini che pagano il servizio», spiega uno di loro. «La Prefettura è stata informata di tutti, i netturbini prestano opeta in condizioni davvero al limite – attacca Alfio Leonardi, responsabile del comparto Igiene ambientale Fp Cgil di Catania, che nel territorio etneo ha seguito anche le proteste già scattate negli anni scorsi – tutta l’inefficienza del sistema di gestione dei rifiuti siciliano finisce per gravare su di loro».


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]