Linguaglossa, giunta comunale ancora incompleta Regione: «Sindaca spieghi motivi di questi ritardi»

Da gennaio 2016 a oggi la giunta comunale di Linguaglossa, dopo le dimissioni del vicesindaco Aldo Guzzetta, ha potuto contare su soli tre assessori: Rosario Grasso, Francesca Cacciola, Nunzio Grasso. La sindaca Rosa Maria Vecchio, entrata nel decimo anno di mandato, non ha infatti mai nominato un nuovo componente del governo cittadino. Una decisione adesso finita sotto la lente d’ingrandimento dell’esecutivo regionale, che chiede conto di tale «mancata ricostituzione». L’assessorato delle Autonomie locali ha invitato l’amministrazione a «fornire, con cortese sollecitudine, notizie in merito precisando i motivi che non hanno consentito, ad oggi, la ricostituzione dell’organo».

La nota, firmata dal funzionario Angelo Sajeva e dalla dirigente Margherita Rizza, fa seguito ad un esposto presentato da Francesco Malfitana, leader dell’opposizione consiliare – che numericamente in realtà è maggioranza – a Linguaglossa. «Ho scritto all’assessorato perché l’incompetenza dell’amministrazione Vecchio rischia di causare serie difficoltà all’ente – chiarisce senza mezzi termini il consigliere, in passato vicino a Lino Leanza – Non designare un nuovo assessore è stato un atto superficiale che rischia anche di esporre sindaco e assessori ad un’accusa di danno erariale». Tutti i provvedimenti dell’amministrazione emanati dalle dimissioni di Guzzetta ad oggi – è la tesi di Malfitana – potrebbero dunque essere impugnati per potenziale illegittimità. Per chiarire la questione, sia il consigliere che lo stesso assessorato nella sua nota, fanno riferimento ad una decisione del Consiglio di Giustizia amministrativa, risalente al 2001, che sancisce come, con le dimissioni o la revoca di uno o più assessore, «la giunta municipale non possa legittimamente deliberare sino a quando la sua composizione originaria non sia stata ricostituita».

Malfitana fa anche cenno alle esperienze di altri Comuni, dove alcune giunte, ritrovatesi con meno di quattro elementi, si sarebbero astenute dalle deliberazioni. Da ultimo il caso di Giarre. Dalla fine del 2016 la giunta del sindaco Angelo D’Anna ha dovuto fare a meno dell’assessore Piero Mangano, evitando di adottare provvedimenti fino al reincarico delle stesso Mangano risalente a pochi giorni fa.

«La legge dice che in un Comune di circa 5000 abitanti il sindaco può nominare fin ad un massimo di quattro assessori, è chiaro che da parte nostra non c’è stata alcuna volontà di agire in maniera illegittima, l’amministrazione è comunque pienamente operativa», commenta la prima cittadina Vecchio. All’assessorato verrà data una risposta su tale linea. La sindaca poi, mostrandosi poco preoccupata per le conseguenze di eventuali ricorsi, bolla la questione come «L’ennesima manovra volta solo a creare ostacoli, peraltro a tre mesi dalle elezioni e dalla fine del mio mandato». Nel caso in cui l’indicazione di un nuovo assessore si rendesse indispensabile, il nome che circola è quello della consigliera Patrizia Ferraro.


Dalla stessa categoria

I più letti

Da un anno l'esecutivo cittadino conta soltanto su tre assessori ma dovrebbe averne quattro. Il governo regionale sollecita l'amministrazione a fornire i motivi dell'attesa e, da parte sua, la sindaca Rosa Maria Vecchio spiega di aver operato «nella piena legalità» e che l'organo è «perfettamente operativo»

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]