L'incidente è avvenuto qualche ora fa nei pressi di Torre del Filosofo a quota 2700 metri d'altezza del vulcano attivo più alto d'Europa. Le persone che si trovavano a un centinaio di metri di distanza dalla colata che ieri sera ha dato spettacolo, sarebbero rimasti travolti dal materiale lavico. Guarda il video
Etna, otto feriti dopo l’esplosione freatica «Sotto colpi di rocce bollenti e di vapore»
Un’esplosione, determinata dal contatto tra la neve e la lava, si è verificata questa mattina intorno alle 12.43 sul versante Sud dell’Etna. Otto persone, che si trovavano nei pressi di Torre del Filosofo, esattamente sul Belvedere che si affaccia sulla Valle del Bove, per osservare i segni della colata di ieri notte, a un centinaio di metri dalla stessa sono rimaste lievemente ferite dall’emissione di materiale lavico. «A quota 2700 metri, pare che ci fossero alcuni turisti insieme al personale dell’Istituto nazionale di geologia e vulcanologia di Catania», spiegano dalla centrale operativa della protezione civile siciliana.
Tra i presenti anche una troupe della Bbc inglese composta complessivamente da tre persone. Una di loro, la corrispondente Rebecca Morelle, sul suo profilo Twitter racconta: «I vulcanologi dicono che è stato l’incidente più pericoloso in 30 anni di carriera». E ancora: «Sono otto i feriti registrati dal personale medico, tra lesioni alla testa, tagli e ustioni. Una donna di 78 anni era incredibilmente vicina ma è riuscita a scappare via con sicurezza, i soccorsi sono stati eccellenti». «Sotto i colpi di rocce bollenti e vapore, schivando massi, è stata un’esperienza che non voglio mai più ripetere», conclude la reporter inglese. La quale precisa come anche la sua troupe, altre due persone, stiano bene. A postare una foto su Twitter è stata anche Rachel Price, che per la Bbc si stava occupando di filmare l’eruzione. La donna mostra il suo giubbino strappato dopo essere stato colpito in quota da un pezzo di roccia incandescente. «Siamo tornati in hotel dopo l’esplosione», scrive.
L’incidente è avvenuto precisamente tra 2650 e 2800 metri d’altezza, nel territorio di Zafferana Etnea, in una zona gialla ovvero non interessata dalle ordinanze sindacali di interdizione alle escursioni, lontano dalle piste da sci e dalla Funivia dell’Etna, la quale spiega: «Siamo aperti, nessun disguido». L’esplosione magmatico-freatica «si verifica quando il magma scalda la terra e determina l’evaporazione dell’acqua con conseguente esplosione di vapore, acqua, cenere, roccia», spiega il vulcanologo Stefano Branca dell’Ingv di Catania. «La lava è fuoriuscita a circa 3250 metri di altezza sull’Etna, quindi è scesa fino a 2700 metri, dove è avvenuta l’esplosione», aggiunge il collega Marco Neri.
Le condizioni dei feriti non sono gravi. Sono quattro quelli trattati al Trauma center del Cannizzaro di Catania, tre sono in cura all’ospedale Santa Marta e Venera di Acireale e uno al Garibaldi etneo. Gli infortunati trasferiti al Cannizzaro sono tre turisti tedeschi (due donne di 56 e 58 anni, e un uomo di 60 anni) e un giovane di Zafferana Etnea: una coppia tedesca è arrivata autonomamente, gli altri due pazienti sono stati trasportati in elisoccorso direttamente dal Rifugio Sapienza. Tutti hanno riportato escoriazioni e contusioni sparse. Una delle donne ha riportato una frattura al gomito e il giovane un trauma cranico (entrambi sono entrati in codice giallo), per cui saranno trattenuti in ospedale.
«Alcuni dei feriti più lievi sono stati medicati sul posto, in guardia medica», aggiunge il comandante delle guide alpine della guardia di finanza Domenico Granata. Sul luogo si trovavano anche esperti come il presidente del Cai di Catania Umberto Marino e il vulcanologo dell’Ingv Boris Behncke. Quest’ultimo, rimasto lievemente ferito alla testa, scrive sul proprio profilo Facebook: «Sto comunque bene». Danneggiato, pare, anche un gatto delle neve raggiunto da pietre e brandelli di materiale lavico. Nel frattempo, è cominciata una forte emissione di cenere. Regolare il traffico aereo nello scalo Vincenzo Bellini di Catania.