Sarebbe stato, secondo gli inquirenti, un incubo per anziani, passanti e turisti della città pedemontana avendo messo a segno una decina di rapine. Nel pomeriggio di ieri gli agenti della polizia hanno arrestato l'uomo, Antonio Di Maria, con l'accusa di detenzione e porto d'arma, e rapina aggravata
Adrano, preso un presunto rapinatore seriale L’uomo avrebbe commesso circa dieci colpi
Era diventato, così come affermato dal commissariato di polizia di Adrano, un vero e proprio tormento per anziani, passanti e turisti, tutti vittime di truffe o rapine, vittime scelte in modo mirato in modo tale da minimizzare il rischio di essere riconosciuto. Diversi i colpi messi a segno anche se le forze dell’ordine non si esprimono sull’esatto numero di cui Antonio Di Maria potrebbe esserne l’autore. Potrebbero essere circa una decina, ma si tratta solo di un’ipotesi al vaglio degli inquirenti. L’incubo per le fasce deboli della città è finito nel pomeriggio di ieri, infatti, quando gli agenti di polizia hanno rintracciato e arrestato Di Maria, con l’accusa di detenzione e porto di arma da fuoco, e rapina aggravata, subito dopo essere stato l’autore di una rapina messa a segno di un uomo di Centuripe, recatosi ad Adrano per una visita medica.
Da quanto ricostruito dai poliziotti che hanno raccolto le dichiarazioni della vittima, Di Maria sarebbe entrato in azione nel momento in cui l’uomo rapinato, uscito dallo studio medico dove si era recato in precedenza, stava per entrare in macchina parcheggiata nel centro storico. Di Maria, secondo il racconto della vittima, si sarebbe avvicinato all’uomo gli avrebbe puntato la pistola, rapinandolo delle poche decine di euro in suo possesso. Messo a segno il colpo, il bandito si sarebbe allontanato a piedi dalla zona; la vittima, allertato il 113, avrebbe descritto fisicamente il malvivente che aveva agito a volto scoperto.
La ricerca condotta dai poliziotti ha permesso di rintracciare Di Maria ed arrestarlo. Addosso, al momento del fermo, non sarebbe stato trovato in possesso né dell’arma né del denaro sottratto alla vittima. Il pregiudicato, dopo le formalità di rito, è stato rinchiuso presso il carcere di piazza Lanza, così come disposto dal magistrato di turno. Di Maria è un personaggio noto alla forze dell’ordine, essendo stato un sorvegliato speciale con obbligo di firma.