Acireale, privati per la differenziata nei condomini Fichera: «Contrario, cittadini devono organizzarsi»

La raccolta differenziata prende sempre più piede ad Acireale. Poco a poco che si coprono tutte le zone con l’arrivo di mastelli e brochure, in città regnano le discariche a cielo aperto, accompagnate dai disagi che riscontrano i cittadini nel conferimento dei rifiuti. Il tutto aggiunto ai non pochi problemi della Tekra, la ditta incaricata della gestione dei rifiuti, che lo scorso marzo è stata oggetto di un controllo delle forze dell’ordine all’autoparco di via Tupparello. Lo smarrimento e il disordine in città, d’altra parte, erano previsti data la novità della raccolta differenziata. La situazione però non sembra trovare un equilibrio, coinvolgendo per primi i residenti. 

Tanti i condomini spiazzati dai metodi di conferimento. Ogni condominio con più utenze è dotato degli appositi carrellati, ognuno dei quali deve essere esposto in strada nei giorni prestabiliti dalla ditta per il ritiro del differenziato. Prassi che ha generato diversi quesiti tra i cittadini acesi: dove collocare i carrellati se si è sprovvisti di portineria o di un’area del palazzo pertinente ai cassonetti? Chi dei condomini, tra residenti oberati di lavoro e persone anziane, si prenderà la briga di mettere fuori i carrellati? Alcuni si sono organizzati con dei turni. Altri, invece, in mancanza di organizzazione, non sanno ancora come fare. Ma ecco che, proprio in soccorso di quest’ultima categoria di cittadini, si sono fatte avanti delle ditte private che si prendono carico del servizio, facendo della raccolta differenziata un lavoro. Proprio in questi giorni, infatti, i portoni d’ingresso degli acesi sono tempestati di volantini che recitano «Garantiamo un servizio di trasferimento dei carrellati dall’interno dell’area condominiale all’esterno secondo la tipologia dei rifiuti previsti dall’amministrazione. Contattataci per avere un preventivo oggi stesso».

Il servizio di queste ditte private, non convenzionate con il Comune, si basa sulla «fiducia che hanno le persone verso di noi», come afferma a MeridioNews uno dei responsabili. La prestazione di questi privati viene erogata tramite un «contrattino con il capo condominio o chi per lui. Tutto è regolarissimo», continua ancora il dipendente: «Ovviamente l’immondizia deve essere già differenziata. Noi veniamo la sera, prendiamo il carrello e lo portiamo fuori. Con questo sistema, girando casa per casa, ci guadagniamo qualcosa per potere campare». Per chi vuole usufruire di tale servizio, raccontato dai dipendenti quasi come un’opera di bene per la comunità, il pagamento si aggira dai cinque ai sette euro a famiglia. Poi toccherà ai «dipendenti» della ditta incontrare un rappresentante di condominio che fa da referente e raccogliere la cifra mensile per ogni palazzo. «Di solito facciamo o cinque o sette euro con l’iva, per famiglia. Poi ci accordiamo». In più, per chi ha riposto i carrellati dentro il palazzo, la ditta molto volenterosamente si prende l’onere di avere in dotazione una chiave del portone: «Sappiamo bene la responsabilità che abbiamo una volta che siamo in possesso delle chiavi, ma la gente ci conosce e sappiamo la fiducia che ripongono in noi».

Ma non è finita qui. Oltre ai condomini che si sono appoggiati a ditte private, c’è la centralissima piazza Europa, in cui alcuni palazzi sembrano essere stati avvantaggiati. Risale a qualche settimana fa la decisione da parte della Tekra di posizionare un mezzo nella zona in questione, con un addetto incaricato a favorire la consegna secondo i giorni stabiliti dalla differenziata. Vantaggi per alcuni cittadini del centro? Sta di fatto che la confusione nella città dei cento campanili è sicuramente da non sottovalutare, sebbene bisogna riconoscere il coraggio da parte dell’amministrazione nel far partire un servizio con una campagna di sensibilizzazione più o meno attiva attraverso gli incontri tra esperti e cittadini nei vari quartieri.

In una città dove parte la differenziata, per quanto priva di isole ecologiche permanenti capaci di poter accogliere tutto il materiale differenziato, la politica, dal canto suo, si dice soddisfatta. Francesco Fichera, assessore all’Ecologia, afferma: «Non sono a conoscenza di queste ditte private che svolgono questi lavori. Io personalmente non affiderei mai questo tipo di mansioni ai privati: i cittadini si devono saper gestire».  «Stiamo raggiungendo percentuali che vanno oltre il cinquanta per cento. Aspettiamo solo che si attivi l’energia elettrica e poi ci sarà l’isola ecologica in zona Tupparello», continua ancora Fichera, che però non sa definire i tempi per quella permanente che dovrebbe nascere in via Catusi, per la quale si aspetta ancora il decreto di finanziamento da parte della Regione.


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