Ipab Paternò, 500 euro a chi è senza stipendio da mesi Somme in arrivo dopo Pasqua. «Altra festa senza soldi»

Uno spiraglio, una vera e propria goccia nel deserto delle 38 mensilità arretrate spettanti ai 16 dipendenti dell’Ipab Salvatore Bellia. In arrivo, nei giorni successivi a Pasqua, per il personale della casa di ospitalità paternese, un acconto pari a circa 500 euro, che dovrebbe corrispondere alla mensilità di gennaio 2015. La certezza dell’arrivo dei soldi è giunta al termine dell’incontro, convocato dal neo commissario straordinario Giovanni Rovito, il quale ha voluto al tavolo i rappresentanti sindacali, in primis Roberto Prestigiacomo della Uil, gli avvocati Turi Mirenna (legale dei dipendenti) e Flavia Indaco (quest’ultima legale dell’lpab), il direttore del Salvatore Bellia Giuseppe Paternò e le rappresentanti del personale Enza Pappalardo e Angela Rizzo

«Ancora un’altra festività senza soldi  hanno detto all’unisono, prima che iniziasse l’incontro, le due rappresentanti del personale, Pappalardo e Rizzo – I politici devono vergognarsi, siamo stati dimenticati. Continuiamo a lavorare, a prenderci cura con grande impegno e abnegazione dei nostri ospiti ma non è assolutamente corretto vivere e lavorare in queste condizioni di umiliazione e frustrazione». In attesa che all’Ipab paternese venga trasferita (rimane incerto ancora il periodo) la somma di 26mila euro da parte del Comune, come era stato sancito nel corso di un precedente vertice tra le parti, il commissario Rovito ha lavorato per trovare altre somme per il rilancio della casa di ospitalità. 

Dalla Fondazione Michelangelo Virgillito è in arrivo la somma necessaria (tra i 15 e i 20mila euro) utile a fare ottenere all’Ipab la certificazione antincendio in modo da accrescere il numero degli ospiti: allo stato attuale i ricoverati sono 23, con quella documentazione la struttura potrebbe ospitare fino a un massimo di 70 anziani. Il commissario Rovito sta anche lavorando anche per recuperare somme che spetterebbero all’Ipab ma che in concreto sono congelate da anni. Dalla Regione non è stata ancora trasferita la somma di 220mila euro destinata a progetti portati avanti e realizzati dall’ente benefico di Paternò. Sono fermi alla Regione perché l’Ipab non ha approvato gli ultimi bilanci societari

E ancora, il Bellia è in attesa di ricevere oltre 400mila euro, ossia una somma oggetto di un contenzioso tra Comune ed Asp Catania: l’azienda sanitaria provinciale non vorrebbe pagare le rette per servizi sanitari integrativi, ritenendoli non dovuti. «Stiamo cercando di trovare le opportune soluzioni in modo concreto e più rapidamente possibile – ha detto Giovanni Rovito – con l’obiettivo di avere nuove entrate per poter andare avanti e non far chiudere l’Ipab, in quanto rappresenta una risorsa economia e occupazionale di particolare rilievo per il territorio». Intanto, i lavoratori attendono che il decreto ingiuntivo, con contestuale pignoramento di somme, come deciso dalla magistratura civile, possa trovare finalmente attuazione: con questa azione i dipendenti si vedrebbero saldate otto mensilità arretrate relative all’anno 2013


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