Piedimonte Etneo, trovato morto bracciante agricolo Dubbi sulle cause, se malore o incidente sul lavoro

Si tinge di giallo la morte di un bracciante agricolo di Paternò, S.L.M. di 60 anni, trovato senza vita all’interno di un frutteto nelle campagne di Piedimonte Etneo, alla vigilia di Pasqua. La notizia è stata diffusa solo nelle scorse ore, dopo che nelle città di Paternò era circolata la voce che la salma, da sabato scorso, si trova all’interno dell’obitorio dell’ospedale Cannizzaro di Catania, in attesa che il magistrato di turno proceda alla nomina del medico legale. Sarà lui a fare chiarezza sulle cause che hanno provocato il decesso dell’operaio paternese, assunto per una azienda agricola di Paternò per la quale, al momento della morte, stava effettuando dei lavori. 

Sul fatto stanno indagando i carabinieri della compagnia di Randazzo, in stretta sinergia con i colleghi del comando stazione di Piedimonte Etneo. La morte del 60enne è ancora ricca di dubbi, i quali dovranno essere sciolti dall’esame autoptico. Dalla ricostruzione effettuata dai militari dell’Arma della compagnia randazzese, l’uomo, assieme ad alcuni colleghi, di buon’ora si era recato nel frutteto per dei lavori, a quanto sembra, di raccolta degli agrumi. Per fatti ancora in fase di accertamento l’uomo è stato trovato riverso a terra, ai piedi di una scala alta tre metri, utilizzata per i lavori in campagna. A rinvenire il corpo dell’operaio sono stati i colleghi di lavoro. 

Immediati sono scattati i soccorsi: sul posto si è diretta un’ambulanza del 118 con il personale medico che non ha potuto fare altro che accertare la morte dell’uomo, non però le cause. Inutili i tentativi di rianimarlo. Allertati per tale ragione i carabinieri della locale stazione e i medici dell’Asp catanese. Si cerca di capire se la morte dell’uomo sia dipesa da un malore che ne ha causato la rovinosa caduta al suolo. Oppure se il decesso sia frutto di un incidente sul lavoro: per tale ragione la presenza dei medici dell’Azienda sanitaria provinciale, chiamati ad appurare se le normative in tema di sicurezza siano state rispettate. 

Non è ancora chiaro se i colleghi dello sfortunato bracciante agricolo abbiabo assistito alle varie fasi della tragedia oppure abbiano notato qualcosa di diverso nel comportamento dell’uomo, qualcosa che facesse pensare al manifestarsi di un malore. Subito dopo i rilievi del caso sul luogo del ritrovamento del cadavere, il magistrato di turno ha disposto il sequestro della salma, predisponendo il trasferimento del cadavere all’obitorio del nosocomio catanese. Nelle prossime ore dovrebbe essere affidato l’incarico al coroner per l’autopsia. Successivamente la salma sarà restituita ai familiari per i funerali.


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