Nuove accuse da parte del procuratore capo di Catania nei confronti delle organizzazioni impegnate a salvare i migranti nel Canale di Sicilia. «A mio avviso potrebbero essere finanziate dai trafficanti e so di contatti. Un traffico che oggi sta fruttando quanto quello della droga». Ma stavolta a rispondere è direttamente Orlando
Ong, per Zuccaro «vogliono destabilizzare economia» Replica del ministro: «Parli attraverso indagini e atti»
«Si perseguono da parte di alcune Ong finalità diverse: destabilizzare l’economia italiana per trarne dei vantaggi». Il procuratore di Catania Carmelo Zuccaro alza ancora il tiro delle accuse alle organizzazioni non governative impegnate a salvare vite umane nel mar Mediterraneo. E stavolta a rispondergli è direttamente il ministro della Giustizia, Andrea Orlando: «Spero che la procura di Catania – replica dai microfoni di Repubblica Tv – parli attraverso le indagini, gli atti, perché credo sia il modo migliore. Se il pm ha elementi in questo senso faremo una valutazione. In generale, non è giusto ricostruire la storia delle Ong come la storia di collusi con i trafficanti, è una menzogna».
Zuccaro ha parlato per la prima volta di prove, e non più solo di una fase di indagini, nell’intervista a La Stampa di alcuni giorni fa. «Abbiamo evidenze che tra alcune Ong e i trafficanti di uomini che stanno in Libia ci sono contatti diretti – ha affermato -, non sappiamo ancora se e come utilizzare processualmente queste informazioni ma siamo abbastanza certi di ciò che diciamo; telefonate che partono dalla Libia verso alcune Ong, fari che illuminano la rotta verso le navi di queste organizzazioni, navi che all’improvviso staccano i trasponder sono fatti accertati». Ma nessuna spiegazione sull’origine delle prove raccolte.
Qualche giorno dopo era tornato sull’argomento, definendo la situazione davanti alle coste libiche nel giorno di Pasqua come quella «dello sbarco in Normandia». Oggi ancora un’altra uscita: «A mio avviso alcune Ong potrebbero essere finanziate dai trafficanti e so di contatti. Un traffico che oggi sta fruttando quanto quello della droga», ha detto in onda su Agorà, programma di Rai3. «Forse la cosa potrebbe essere ancora più inquietante», ha continuato ipotizzando lo scenario di destabilizzazione dell’economia.
Come nelle precedenti occasioni, è stata la Lega Nord a cavalcare immediatamente le parole del procuratore di Catania, sia con Matteo Salvini – «Cosa dicono la Boldrini, Saviano, Alfano e Papa Francesco?» – che con il deputato Paolo Grimoldi, che ha invocato lo stop «all’ingresso di queste navi nelle acque italiane e l’accesso ai nostri porti fino a quando non verrà fatta totale chiarezza sui rapporti tra queste ong con le organizzazioni di trafficanti di uomini». Alla domanda sui possibili allarmismi, il procuratore Zuccaro ha risposto: «Se l’informazione è corretta questo corto circuito non si può creare salvo per effetto di persone che vogliono creare confusione». Da parte loro, le Ong hanno sempre negato contatti diretti con trafficanti, sottolineando che ogni loro intervento è richiesto dalla centrale operativa della guardia costiera italiana.
Save the children interviene pretendendo chiarezza. «Se ci sono prove rispetto alle gravissime accuse nelle operazioni o nelle fonti di finanziamento delle Ong – afferma il direttore generale Valerio Neri – chiediamo che emergano quanto prima. Fino a quando non saranno definite eventuali responsabilità, continuare a generalizzare non solo non è utile a fare chiarezza ma contribuisce a creare un generale clima di sfiducia di cui rischiano di farne le spese bambini, donne e uomini in fuga».