Primarie Pd, a Catania Renzi chiude con il 66 per cento Al circolo Librino «arrivavano con indicazioni e monete»

Quella dell’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi nel Catanese è una vittoria schiacciante. Lo si era percepito già nel corso della giornata, girando per i seggi della città: le dichiarazioni di voto erano poche ma ben chiare. Tanto che a Librino, nel verbale redatto al termine delle operazioni, il presidente di seggio Bruno Medeot ha fatto mettere per iscritto, come lui stesso conferma a MeridioNews, che «la chiamata elettorale non ha riscontri nella storia della democrazia italiana, si riscontra solo nelle elezioni bulgare». Nello stesso documento – che sarà consegnato martedì in segreteria – sarebbe stato scritto, inoltre, che le votazioni si sono «svolte in maniera poco seria – racconta una fonte – Con persone che arrivavano con i fac-simile per capire cosa votare e le monete alla mano». Lì sarebbe stato aggiunto anche che alcuni cittadini consegnavano le ricevute di voto ad altre persone all’esterno del seggio. Il totale parla di 528 voti per Matteo Renzi, 133 per Andrea Orlando e 80 per Michele Emiliano. Strana è apparsa la presenza di alcune persone al circolo di viale Castagnola per tutta la giornata: tolti il presidente di circoscrizione Lorenzo Leone (il cui patronato Caf, peraltro, è proprio accanto alla sede del Pd) e il consigliere di municipalità Maurizio Famà, entrambi esponenti politici, c’era anche un’altra persona che si nota, assieme a votanti diversi, sia nelle riprese girate da questa testata nella mattinata sia in quelle del tardo pomeriggio.

In corso Indipendenza, dove si è registrato un vero e proprio record di affluenza, un cittadino ha ammesso di avere ricevuto da altri i due euro necessari per accedere alle operazioni di voto. E in molti non avevano chiaro per cosa ci si stesse esprimendo. Lì i votanti, a seggi chiusi, sono stati 1113: il numero più alto dell’intera città. Le preferenze andate a Renzi sono state 825, 200 quelle per Orlando, 85 quelle per Emiliano. Tre in tutto le schede nulle. Un altro gazebo in cui l’appoggio all’ex sindaco di Firenze ha superato il 70 per cento è quello di piazza del Carmelo, nella circoscrizione di Barriera-Canalicchio: a lui sono andati 240 voti, 71 a Orlando e 27 a Emiliano. A stupire è, però, il risultato di piazza Cavour: a Borgo-Sanzio sono stati in 680 a scegliere Renzi, 274 Orlando e 130 Emiliano. In piazza Stesicoro i gazebo erano due: uno raccoglieva i votanti della prima circoscrizione, il secondo – invece – gli elettori speciali (i minorenni a partire dai 16 anni, i fuori sede, i cittadini stranieri e gli iscritti ai circoli tematici). Nel primo, 477 schede erano per Renzi, 189 per Orlando e 76 per Emiliano. L’altro gazebo, invece, rovescia la situazione: 283 voti per Orlando, 106 per Emiliano e 76 per Renzi. È l’unico caso in cui il vincitore indiscusso di questa tornata di primarie arriva ultimo.

Al gazebo di piazza Europa si sono presentate 1022 persone, seconda affluenza più alta. Due schede nulle, due schede bianche e il 69,2 per cento delle preferenze incassato da Renzi. A lui sono andati 708 voti, 210 al ministro della Giustizia e 104 al presidente della Regione Puglia. A chiudere la panoramica dei voti a Catania città c’è il seggio di piazza Santa Maria Ausiliatrice, nel quartiere di Cibali: su 347 votanti, 243 hanno scelto Matteo Renzi, 73 Andrea Orlando e 31 Michele Emiliano, mentre quattro schede sono state annullate. In totale, il capoluogo etneo consegna al leader del Nazareno oltre ottomila preferenze e il 66 per cento dei voti totali. Circa quattro punti percentuali al di sotto della media nazionale, che si attesta oltre il 70 per cento. Per il resto, i risultati sono omogenei in tutta la provincia, tranne che in alcuni Comuni. A Bronte Andrea Orlando ottiene quasi il 54 per cento delle preferenze (423 voti contro i 190 di Renzi e i 172 di Emiliano); a San Cono, nel Calatino, il guardasigilli sfiora il 60 per cento (237 voti Orlando, 154 Renzi, 6 Emiliano).


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