Mafia, stretta sul patrimonio di Mirko Pompeo Casesa Da piccolo rapinatore all’avvicinamento ai Santapaola

Mirko Pompeo Casesa, classe 1983, pregiudicato

È la direzione investigativa antimafia di Catania a tratteggiare il profilo di Mirko Pompeo Casesa, il 34enne catanese a cui proprio oggi gli agenti hanno sequestrato – su disposizione del tribunale etneo – un ingente patrimonio, composto da un appartamento, un garage, una società di autonoleggio e nove automobili. Alcuni di questi beni, secondo gli inquirenti, erano intestati in maniera fittizia alla moglie. Possedimenti che farebbero emergere una «rilevante sproporzione tra i redditi dichiarati, l’attività svolta e gli arricchimenti» di Casesa. L’uomo è sospettato di essere un esponente di spicco del clan Santapaola-Ercolano, nello specifico del cosiddetto gruppo di Mascalucia

La presunta scalata di Casesa verso l’empireo del crimine comincia nell’ottobre del 2000, quando – ancora minorenne – si rende autore di una tentata rapina ai danni di una banca a Zafferana Etnea. Ma il salto di qualità coincide con l’avvicinamento al clan mafioso Santapaola-Ercolano. È il gennaio 2007 quando i carabinieri di Gravina di Catania lo arrestano per il reato di tentata estorsione in concorso ai danni di un imprenditore, aggravato dall’utilizzo del metodo mafioso. Verrà condannato in via definitiva a due anni e quattro mesi di reclusione. 

Per lui le porte del carcere si riaprono nell’aprile 2013, con l’operazione Fiori bianchi 3. I carabinieri del comando provinciale lo arrestano con l’accusa di estorsione perpetrata contro la società di costruzioni Carmedil srl. Nel processo che ha inflitto un colpo durissimo alla famiglia criminale catanese, nel novembre 2016 Casesa riceve una condanna in appello a sette anni e due mesi. In quella sede il giudice ha tenuto conto della continuazione del reato di associazione mafiosa, per il quale il gup di Catania lo aveva condannato, il 10 dicembre 2014, a otto anni. Una sentenza che, come spiega la Dia, era stata emessa a conclusione del rito abbreviato nell’ambito di un altro procedimento, avviato nel 2010, che lo vedeva accusato, per l’appunto, di far parte del gruppo di Mascalucia, costola dei Santapaola-Ercolano. 

Ma non è finita. Nel febbraio 2014 è la squadra mobile di Catania ad arrestarlo ancora una volta, nel corso dell’operazione di polizia giudiziaria chiamata Money lender. In questo caso i capi di imputazione sono usura pluriaggravata in concorso e tentata estorsione, con l’aggravante di avvalersi delle condizioni di assoggettamento e omertà derivanti dal metodo mafioso, al fine di agevolare il gruppo dei Mazzaglia e la famiglia dei Santapaola. 


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]