Rischio cardiovascolare, iniziativa Archè al lungomare Bianco non apprezza posizione stand e inizia a urlare

La diffusione del messaggio di prevenzione del rischio cardiovascolare in occasione del Lungomare liberato di Catania. È l’iniziativa dell’associazione studentesca Archè che questa mattina ha allestito una postazione nei pressi del bar Ernesto. L’obiettivo del progetto Proteggi il tuo cuore è quello di sensibilizzare la popolazione su tutti quei fattori di rischio che intervengono nella patogenesi delle malattie cardiovascolari, maggiore causa di morte nei pPaesi industrializzati. Oltre a ricevere alcune notizie utili per i cittadini c’è la possibilità di sottoporsi a un vero e proprio controllo gratuito, come spiega Antonio Fusco, presidente dell’associazione che si occupa dell’iniziativa insieme a Simone Bongiono: «Riveliamo dei parametri come per esempio la pressione arteriosa e il colesterolo – spiega Fusco -. Successivamente i dati vengono affiancati a una tabella universale che calcola i rischi».

Nel team, composto da diversi giovani laureandi in aree sanitarie e realizzato con la collaborazione di Aristeia farmaceutici e supermercati Decò, fa parte anche una biologa nutrizionista che «offre la sua esperienza confrontandosi con i cittadini che si sottopongono al percorso fornendo loro anche dei consigli in ambito alimentare», continua Fusco. La domenica al lungomare liberato però ha vissuto anche degli attimi di tensione che hanno avuto come protagonista il sindaco Enzo Bianco. Il primo cittadino, come raccontato da alcuni testimoni a MeridioNews, era nella zona interessata dall’evento quando si è recato nei pressi dello stand di Archè

Quella che apparentemente sembrava una visita di cortesia e apprezzamento però si è trasformata in una sonora strigliata con i toni della voce che si sono alzati sensibilmente. Bianco sembrerebbe non avere gradito la postazione occupata dall’associazione nel bordo della carreggiata che, per l’occasione, è chiusa al traffico.  «Ci aspettavamo un sorriso e qualche richiesta d’informazioni su quello che stavamo facendo e invece abbiamo ricevuto delle urla perché “dovevamo spostarci”», spiega Fusco, che sottolinea anche la presenza dell’autorizzazione comunale per occupare quella parte di strada. Alla fine lo stand, come chiesto senza giri di parole da Bianco, è stato spostato sopra un marciapiedi nei pressi di uno slargo antistante il bar Ernesto.  


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