Consiglio, ordine del giorno contro nave C-Star «Impedire situazioni di pericolo per i naufraghi»

C’è una parte di Catania che si sta mobilitando contro C-Star, la nave noleggiata dal gruppo di estrema destra Generazione identitaria con l’intento dichiarato di prestare supporto alla guardia costiera libica nelle operazioni in cui quest’ultima intercetta e riporta indietro i barconi carichi di migranti. L’imbarcazione, che batte bandiera del Gibuti, dovrebbe fare scalo al porto etneo sabato. Frattanto la vicenda, con le sue molteplici implicazioni politiche e umanitarie, giunge in Consiglio comunale. Ieri sera è stato formalmente presentato in aula un ordine del giorno che sintetizza i temi dell’appello firmato da diverse associazioni, tra cui Comunità di Sant’Egidio, Arci e Rete antirazzista catanese. Un’iniziativa del vicepresidente Sebastiano Arcidiacono e del consigliere Niccolò Notarbartolo, che ha già ottenuto il sostegno di altri eletti. Il numero dei firmatari, in questo momento fermo a sette, potrebbe aumentare stasera. 

Il Consiglio «si unisce alla mobilitazione nazionale e internazionale – si legge nel testo – al fine di indurre le istituzioni competenti a promuovere azioni di prevenzione utili e conducenti al fine di impedire situazioni di ulteriore pericolo per i naufraghi e per i soccorritori, in conseguenza dell’azione di disturbo messe in atto da imbarcazioni che, senza alcuna titolarità, intendono contrastare le azioni di soccorso». Ieri, poco dopo la sintesi di Arcidiacono, è caduto il numero legale. Il dibattito sul tema dovrebbe pertanto tenersi stasera, nella seduta di prosecuzione. In deroga, perché non è previsto dal calendario dei lavori. Sempre che si raggiunga il numero minimo di presenti per avviare l’adunanza. Il neo assessore al Welfare Fortunato Parisi, interpellato sul punto da MeridioNews, preferisce glissare: «Seguiamo la vicenda – spiega – ma non voglio rilasciare dichiarazioni prima di aver consultato la Giunta nel suo complesso». 

«Il documento ha natura politica – dichiara Arcidiacono – infatti non c’è un passaggio che impegna l’amministrazione comunale. Ieri ho invitato alla condivisione tutto il Consiglio, al di là delle appartenenze. Su questo tema c’è una divisione ideologica e anche elettorale, qualcuno tenta di lucrare parlando alla pancia della città. Ma la questione – aggiunge – non è ideologica né elettorale: è umanitaria». Il vicepresidente rivela inoltre che, sebbene manchi ancora una presa di posizione pubblica, ieri l’assessore all’Ambiente Rosario D’Agata avrebbe garantito che la giunta Bianco sosterrà il documento. 

«In Sicilia questa vicenda è ancora più grottesca – dice l’altro proponente Niccolò Notarbartolo -. Quando si parla di identità e radici c’è un po’ di confusione. Forse questi personaggi dimenticano, o non sanno proprio, che abbiamo avuto tre secoli di dominazione saracena. Purtroppo – conclude – questi episodi sono emblematici del periodo storico che stiamo vivendo. Le intenzioni di Generazione identitaria sono deliranti».


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