Ateneo, il rettore Francesco Basile e i 150 giorni Tra i temi San Marco, mobilità, edilizia e ricerca

Quarantadue corsi triennali, 49 lauree magistrali, sette delle quali a ciclo unico. Un nuovo metodo di calcolo per costi di iscrizione e tasse. Un numero complessivo di iscritti che, al contrario della media nazionale, cresce, seppur di poco, e va verso la cifra di diecimila studenti. Ma non ci sono solo i numeri, nella conferenza stampa convocata nell’aula magna di piazza Università dal rettore Francesco Basile per tratteggiare il quadro generale dei suoi primi 150 giorni di reggenza dell’Ateneo. Ci sono, infatti, anche le prospettive a breve e medio termine per il collegamento da e per i vari poli accademici, il piano triennale per la ricerca, le misure per l’internazionalizzazione e i rapporti con il territorio. Ci sono, infine, dichiarazioni interessanti sull’idea di sviluppo che riguarda l’ospedale San Marco di Librino

La sala è gremita di docenti, ricercatori e – naturalmente – anche di giornalisti. Il rettore parla anche del rapporto con la stampa. «Ci sono cose che non vanno bene, per carità – sibila – ma dobbiamo anche riuscire a comunicare i tanti aspetti positivi della vita dell’ateneo». La sua prolusione comincia dal ricordo di quella sentenza del Cga regionale sulla legittimità dello statuto che mise fine al rettorato di Giacomo Pignataro, costringendo l’amministrazione accademica a «operare a scartamento ridotto». Poi il lento ritorno alla normalità, con le nuove elezioni e la ricostituzione degli organismi. Accanto a lui siedono il direttore generale Candeloro Bellantoni e il pro rettore Giancarlo Magnano di San Lio. Uno dei punti di maggior interesse è il sistema Isee per il calcolo della contribuzione: fino allo scorso anno gli studenti pagavano 322 euro per l’iscrizione annuale, 156 euro di tassa regionale e la quota mobile – fino a 1280 euro – computata sulla base del reddito. Dal prossimo, invece, dovranno versare 159 euro per la tassa regionale più un contributo onnicomprensivo fino a un massimo di 1602 euro, al netto di marca da bollo e assicurazione. Le fasce di contribuzione saranno 40, suddivise in due tabelle: una per gli studenti regolari e meritevoli, un’altra per tutti gli altri. 

In merito alla struttura ospedaliera in via di costruzione a Librino, Basile non ha nascosto – su precisa domanda – le difficoltà che riguardano il personale. Sebbene il San Marco sia destinato ad assemblare reparti in arrivo da altre aziende ospedaliere (soprattutto Policlinico, Santa Bambino e Ferrarotto), permane il nodo del pronto soccorso, che il rettore considera imprescindibile per servire una popolazione di almeno 70mila cittadini, e che renderà necessario un ampliamento degli organici e dei servizi. Dunque un aumento dei costi. Un tema affrontato nei giorni scorsi a Roma con i dirigenti del ministero alla Salute, che avrebbero condiviso questa logica. Nelle prossime settimane si terranno altri abboccamenti aperti anche ai funzionari del ministero per l’Economia e le Finanze, che poi è quello competente in termini di spesa. Secondo Basile i lavori dovrebbero concludersi entro un centinaio di giorni, e gli edifici saranno «tra i migliori a Catania sul piano antisismico». 

Un altro argomento interessante è la mobilità. Basile ha illustrato i termini di un accordo stipulato con Fce e Comune per realizzare un sistema di trasporto ad impianto fisso che colleghi la stazione Milo della metropolitana, il polo Santa Sofia e l’omonimo parcheggio. Un’opera di lungo periodo. Frattanto, Fce si occuperà della gestione della struttura di via Zenone, con i suoi 1700 stalli di sosta, e garantirà il collegamento dalla fermata Milo a tutti i plessi della zona (tra cui la cittadella, il Policlinico, la Torre biologica, gli impianti sportivi del Cus e il dipartimento di Agraria), con «con autobus di adeguata capacità e frequenza». Tempi di avvio di quest’ultimo servizio? «Non dipende solo da noi – risponde il rettore – ma a me Fce ha garantito che partirà in tempo per il prossimo accademico, forse a settembre». 

Nel corso dei cinque mesi considerati ha inoltre preso avvio il Piano triennale della ricerca, con una dotazione da quattro milioni di euro per l’anno in corso. Una delle prime azioni ha previsto lo stanziamento di 750mila euro per recuperare le iniziative progettuali predisposte dai docenti dell’Ateneo nei tre anni precedenti, ritenute meritevoli ma non finanziate per carenza di fondi. Tra le altre attività, è proseguito il lavoro di scouting dei bandi di ricerca, con lo sguardo rivolto alla programmazione regionale del Po Fesr 2014/2020. Numerose, infine, le misure che riguardano l’edilizia universitaria, tra cui la messa in sicurezza delle aule e della biblioteca di Medicina, la progettazione di una nuova residenza per studenti in via Androne con 87 posti letto e la pianificazione di un lido Università alla Playa, con spazi sportivi, fruibile tutto l’anno e accessibile ai portatori di handicap. 


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