Bed & breakfast catanese accusato di omofobia «C’era finocchio a terra». Gestore: «Malinteso»

Un turista di Palermo, di ritorno da qualche giorno di vacanza a Catania, denuncia pubblicamente di aver ricevuto on line degli insulti omofobi dai responsabili del bed & breakfast che lo aveva ospitato. Ma il gestore della struttura smentisce seccamente. «Sono stato al Central room Il re a Catania lo scorso mese – scrive su Facebook l’avvocato palermitano Michele Cacciatore – ed ho lasciato una recensione abbastanza negativa visto l’accaduto. Solo adesso – prosegue – mi sono reso conto della risposta del proprietario, che intendo rendere pubblica perché nel 2017 non è più tollerabile subire insulti omofobi di questo tipo». «Penso proprio – aggiunge l’uomo – che presenterò querela una volta tornato dalle vacanze».

Al post è allegato lo screenshoot della conversazione in questione. In cui Cacciatore, sul sito per strutture ricettive booking.com, scrive un breve commento: «Formiche nella stanza e nel bagno, il proprietario si è presentato per richiedere il pagamento in piena notte». E il Central room risponde: «C’era anche del finocchio a terra, peccato che non hai visto… per questo c’erano le formiche». Cacciatore si dice certo che si tratti di una battutaccia anti omosessuali, e chiama in causa Arcigay Palermo. Associazione che, in un commento al post, gli offre disponibilità per chiarire l’accaduto. 

Ma il gestore de Il re racconta una versione molto diversa, e respinge ogni accusa di omofobia: «Non è un insulto. Abbiamo scritto questo – spiega Massimo Pavone – perché in effetti c’erano delle formiche, forse era caduto a terra un po’ di finocchio, o un po’ di zucchero, e la signora che fatto le pulizie evidentemente non se ne era accorta. Il giorno dopo la donna – continua Pavone – aveva trovato delle bucce di finocchio sotto il letto. In secondo luogo – va avanti il gestore – le risposte vengono controllate da Booking prima che vengano pubblicate. Questo vuol dire che secondo il sito non c’era niente di male nel nostro commento. Possibilmente – conclude Pavone – i clienti che erano stati in stanza prima del signor Cacciatore avevano lasciato qualcosa sotto il letto. Ripeto, la signora mi ha parlato di bucce di finocchio». 


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