La questura ha diffuso una nota con la quale rende nota la sospensione dell'attività nella struttura di Aci Castello. Un ragazzo di 23 anni, nella notte tra il 13 e il 14 agosto, era stato picchiato da un buttafuori e da un ex buttafuori del locale, che gli avevano rotto una mascella. Nessuno aveva chiamato ambulanza o forze dell'ordine
Banacher: dopo il pestaggio, chiuso per sette giorni «Inadempienze per minimizzare la gravità dei fatti»
Dopo il pestaggio, la sospensione dell’attività per sette giorni. La discoteca Banacher di Aci Castello chiude i battenti per una settimana di fine estate per volere del questore di Catania Giuseppe Gualtieri. E sono proprio le forze dell’ordine a dare notizia del «pugno duro nei confronti dei violenti e di chi, anche indirettamente, tollera o comunque non impedisce il verificarsi di atti di brutalità». Come quello avvenuto nella notte del 14 agosto all’interno del locale, quando un ragazzo di 23 anni si è ritrovato con la mandibola rotta dopo essere stato picchiato da un buttafuori e da un ex dipendente del noto locale castellese.
La vicenda era stata raccontata da MeridioNews: nella notte tra il 13 e il 14 agosto un 23enne e un suo amico avevano deciso di passare la serata a ballare. Qualche drink, la discesa in pista e forse qualche screzio con altre persone. A quel punto sarebbe intervenuto il dipendente della discoteca, un buttafuori poco più che 50enne arrivato per allontanare presunti disturbatori. Il 23enne, però, alla richiesta verbale avrebbe opposto un rifiuto. Causando l’intervento di un ex addetto alla sicurezza dello stesso locale, un uomo di 37 anni, che stava trascorrendo la serata proprio nella discoteca di Aci Castello.
Collega ed ex collega avrebbero preso per le braccia il ragazzo e lo avrebbero trascinato verso l’esterno. Le proteste del giovane gli sarebbero costate l’inizio del pestaggio: calci e pugni, finché il 23enne non cade per terra. La ricostruzione continua con la mandibola che si spezza, lui che sviene e gli altri buttafuori che solo allora intervengono per allontanare i colleghi e tentare di difendere il ragazzo, ormai privo di sensi. La serata è affollata ma nessuno chiama l’ambulanza né le forze dell’ordine. Intorno alle due del mattino, quando la vittima avrebbe ripreso conoscenza, viene trasportata in auto al pronto soccorso dell’ospedale Cannizzaro e da lì viene trasferita al Policlinico di Messina, nel reparto di Chirurgia-maxillofacciale, dove viene operata.
Adesso l’intervento del questore. «Il gestore – si legge nel comunicato stampa – avrebbe dovuto rendersi immediatamente responsabile delle grave situazione venutasi a creare». Cosa che invece non sarebbe accaduta. Il Banacher avrebbe dovuto richiedere l’intervento del «proprio personale addetto al primo soccorso, allertando immediatamente le forze di polizia e il servizio pubblico di pronto soccorso in favore del giovane ferito». Una serie di «inadempienze», le definisce la questura, che «con tutta evidenza, hanno avuto lo scopo di minimizzare la gravità dei fatti ma che, in realtà, non hanno fatto altro che costruire ulteriori elementi fondanti» per la sospensione dell’attività per sette giorni. MeridioNews ha provato a contattare, senza esito, i titolari dell’attività per una replica.