Una nota da parte dell'Azienda sanitaria provinciale aveva annunciato lo stop negli uffici periferici dell'Acese fino a giorno 11, con l'unica eccezione del presidio di Acireale. I sindaci, però, avevano fatto partire una vivace protesta. E oggi hanno ottenuto la riapertura dei battenti e la ripresa del servizio delle vaccinazioni
Vaccini, passo indietro Asp su chiusura ambulatori «Miglioreremo il servizio, dateci un po’ di tempo»
Gli ambulatori periferici dell’Asp del distretto acese sono tornati fruibili. A comunicarlo stamattina a MeridioNews è il dottor Mario Cuccia, responsabile servizio Epidemiologia e prevenzione Asp Catania. I battenti chiusi per mancanza di personale nella giornata di ieri avevano fatto preoccupare gli utenti, che potevano contare solo sull’ambulatorio di Acireale. Gravi disagi e molta confusione, quindi, sono stati riscontrati in questi giorni dai Comuni dell’hinterland acese e dai genitori che si preoccupano di vaccinare i propri figli per effetto della legge Lorenzin. Le nuove disposizioni, firmate dal ministero della Salute, prevedono sanzioni per quei genitori che non rispettano le vaccinazioni imposte, e stabiliscono i tempi in cui in devono essere somministrate le dosi, in base alla fascia d’età.
I centri ambulatoriali di Aci Catena, Acireale, Aci Sant’Antonio e Zafferana Etnea in questi giorni sono arrivati al collasso, con disagi ancora maggiori di quelli che si verificavano già in precedenza. Prese d’assalto dagli utenti, le Asp periferiche hanno fatto i conti con file interminabili, poca disponibilità e turni insufficienti. Tutte questioni che hanno spinto anche i sindaci delle varie città del distretto acese a chiedere spiegazioni agli organi competenti. Il primo cittadino di Aci Catena, Nello Oliveri, giorno 6 settembre ha fatto pervenire una nota cui esortava i dirigenti dell’area Acese e metropolitana di Catania a implementare i turni di ricevimento, in modo di garantire il servizio a tutti i cittadini.
Ieri, giorno 7, la nota da parte dell’Asp che decretava la chiusura degli ambulatori periferici fino a giorno 11, con l’unica eccezione di quello di Acireale: passaggio che non ha fatto altro che inasprire la questione. I sindaci di Aci Bonaccorsi, Aci Sant’Antonio e Aci Catena si sono opposti fermamente, invitando gli addetti ai lavori all’immediata riapertura. Che dovrebbe essere avvenuta oggi, tra la sorpresa di molti genitori: tanti residenti ad Aci Catena raccontavano di essersi recati già nel vicino presidio di Acireale per effettuare la prenotazione, tanti i genitori che passando casualmente davanti all’ambulatorio hanno visto la sala d’aspetto stracolma già dalle prime ore del mattino.
A rispondere e fare chiarezza ci pensa proprio il responsabile del servizio Epidemologia e prevenzione di Catania, dottor Mario Cuccia, il quale afferma che la questione è subito rientrata. «Dobbiamo far fronte a una carenza di personale: un medico è venuto a mancare, un altro sta male – spiega a MeridioNews –, ma da adesso assicuriamo l’incremento del servizio nei mesi prossimi, i genitori non devono assolutamente preoccuparsi». Oltre a dire che non ci sarà più nessuna chiusura nei centri dell’Acese, Cuccia sostiene che l’ambulatorio di Acireale sarà raddoppiato. Senza contare che, nei prossimi mesi, per decidere l’elenco delle vaccinazioni potrebbe essere approntato un sistema congiunto che preveda la collaborazione dei plessi scolastici. «Amplieremo l’assistenza con i servizi d’informazione sul sito. Saranno anche le scuole a fornire gli elenchi di chi è vaccinato o ne ha bisogno: dateci il tempo di organizzare il tutto».