Aggrediti quattro autisti Amt a piazza Alcalà «Manca un intervento serio delle istituzioni»

Ancora aggressioni ai danni del personale dell’Amt, l’azienda metropolitana che si occupa del trasporto pubblico a Catania. Vittime questa volta sono stati ben quattro autisti, che ieri sera, intorno alle 22, si trovavano al capolinea di piazza Alcalà, nei pressi degli archi della marina. Uno sconosciuto, forse sotto l’effetto di droga, avrebbe cominciato a inveire contro i dipendenti. Per tre di loro, a causa delle contusioni, sono state necessarie le cure dei medici del Pronto soccorso dell’ospedale Cannizzaro.

A rendere noto l’accaduto è Giuseppe Cottone, segretario della Fast Confsal. «Come di consueto la città dopo una certa ora, specialmente nei fine settimana, è nelle mani di nessuno e la sicurezza per chi lavora è messa a rischio», spiega. Il 6 settembre scorso la vicenda delle aggressioni al personale del trasporto pubblico era finita sul tavolo del ministero dell’Interno, dove si è raggiunto un accordo per un coordinamento con le prefetture locali per l’istallazione della video sorveglianza nei mezzi. «Ovviamente di tale determina a Catania non si ha traccia – conclude Cottone – ma confidando nel buonsenso delle istituzioni auspichiamo che ciò venga attuato».

L’ultimo caso di cronaca di questo genere risaliva all’inizio di agosto, quando un conducente era stato preso a pugni in faccia da un cittadino che non voleva spostare l’auto in divieto di sosta. Prima ancora, a luglio, l’autista del Brt era stato malmenato da un uomo in stato d’ebrezza. Ad aprile sulla linea 932 un dipendente Amt era stato colpito alla testa con una bottiglia.


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