Gli agenti hanno fermato Carmelo Licari, classe 1964. L'uomo aveva costruito una serra dotata di tutte le accortezze, dai fertilizzanti alle lampade alogene per favorire la crescita delle piantine. Per avere la luce si sarebbe allacciato in maniera abusiva alla rete elettrica
Ragalna, coltivava cannabis in un vano sotterraneo Sequestrate 143 piante, in manette un pregiudicato
Un vano sotterraneo adibito a serra per la coltivazione della marijuana. È quello che hanno scoperto gli uomini della sezione antidroga della polizia di Catania, che hanno arrestato Carmelo Licari. L’uomo, classe 1964 con alle spalle precedenti penali, adesso dovrà rispondere del reato di coltivazione, produzione e detenzione finalizzata allo spaccio di marijuana. A questo si aggiunge anche l’accusa di furto di energia elettrica.
Gli agenti sono arrivati a Licari dopo averlo pedinato e osservato mentre si recava all’interno di un appezzamento di terreno nel territorio di Ragalna. Proprio in quella porzione di campagna c’era il vano adibito a serra con all’interno 140 piante di cannabis in fase di crescita. Ma anche sostanze già essiccate per un peso complessivo di un chilogrammo.
Le piante, secondo quanto fanno sapere dalla polizia, erano coltivate grazie a un sofisticato sistema di ventole per il ricambio dell’aria. Lampade alogene in alluminio, complete di paraluce, necessarie per il riscaldamento e fertilizzanti. Durante il controllo, con il supporto dei tecnici dell’Enel, è stata accertato anche un allaccio abusivo alla rete elettrica per illuminare la serra. Sempre in agro di Ragalna, in un terreno di proprietà di Licari, sono state trovate altre tre piante di cannabis per un peso complessivo di tre chilogrammi. L’uomo è stato condotto nella casa circondariale di piazza Lanza, a Catania.