Scuola superiore, forse «infezione» dietro malesseri  Studenti: «Mensa normale, non occorre allarmismo»

Sarebbero una quindicina i casi di studenti della Scuola superiore dell’università degli studi di Catania che hanno accusato dei malesseri nel fine settimana. Tutti e quindici, per il pranzo del mercoledì avrebbero usufruito della mensa a Villa San Severio, in via Valdisavoia. La notizia è stata riportata ieri dal quotidiano CataniaTodayFebbre, crampi, nausea, vomito e diarrea sono i sintomi che si sono manifestati nei ragazzi a partire dalla sera dello scorso 6 ottobre. La maggior parte degli studenti coinvolti adesso sta bene e, salvo qualcuno, sono tutti stati dimessi dall’ospedale dopo degli accertamenti e il prelievo di alcuni campioni per le analisi. 

«In realtà – dice a MeridioNews una delle ragazze che è stata male – non è il caso di creare eccessive situazioni di allarme anche perché non sappiamo ancora di preciso se il nostro malessere sia realmente dovuto al cibo che abbiamo consumato a mensa». Quelli descritti dai ragazzi sono sintomi che possono essere ricondotti anche a un normale virus intestinale. «Io – racconta la studentessa – ho iniziato a sentirmi male fra il venerdì sera e il sabato mattina. Mercoledì avevo pranzato anche io alla refezione e, come molti dei ragazzi che sono stati male, avevo mangiato una pasta con il tonno e il pomodoro. Ovviamente non è detto che sia stata quella e, se ci fossero responsabilità legata alla mensa, potrebbe trattarsi anche di una pentola lavata male oppure dell’acqua che tutti abbiamo bevuto». 

Il tempo intercorso fra la consumazione del pasto e il malore dei ragazzi è quello della normale incubazione di un batterio. «Sentendoci fra noi ragazzi abbiamo cominciato a capire che era una cosa diffusa». Al pronto soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele, le analisi fatte ai ragazzi evidenziano una alterazione delle transaminasi. «Ci hanno solo detto – continua la giovane – che, di sicuro, si tratta di una infezione ma non abbiamo ancora i risultati dei campioni che hanno prelevato e che stanno analizzando».

Ogni giorno, in media, una sessantina di studenti frequenta quella mensa. «Anche io – dice a MerioNews un altro studente – spesso mangio lì e anche quel mercoledì, se è poi proprio quello il giorno incriminato, ho consumato lo stesso pasto e bevuto la stessa acqua dei miei colleghi che poi sono stati male, ma non ho avuto alcun tipo di disagio. Prima non era mai successo nulla di simile e, nei limiti di una qualsiasi mensa, non abbiamo mai rilevato nulla di scandaloso». Intanto, la direzione amministrativa della Scuola superiore ha bloccato il servizio mensa, avviando tutti i  controlli del caso. 


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