Dopo il rogo di sabato scorso i tecnici sono a lavoro per capire come far tornare operativa la struttura che si trova al viale Mario Rapisardi. L'ala colpita è soltanto una, come conferma a MeridioNews il presidente Orazio Serrano. «In via precauzionale i dipendenti sono stati dislocati in altre sedi»
Incendio sede quinta circoscrizione, la conta dei danni «Gli uffici per adesso sono chiusi ma l’archivio è salvo»
Dopo l’incendio di sabato scorso, che ha parzialmente distrutto il tetto della sede della quinta circoscrizione di Catania, è il momento della conta dei danni. La struttura, che si trova all’altezza del civico 299 del viale Mario Rapisardi, ospita il consiglio di quartiere ma anche gli uffici per le pratiche relative al rilascio o al rinnovo dei documenti d’identità. A 48 ore di distanza, si cerca di fare chiarezza anche sulla dinamica. Il rogo, divampato intorno alle 11.00, sarebbe partito proprio dal tetto a causa del malfunzionamento della canna fumaria di una gastronomia che si trova al piano terra dell’edificio.
«Non abbiamo ancora il rapporto dei vigili del fuoco – spiega a MeridioNews Orazio Serrano, presidente della circoscrizione – e fino a questa mattina abbiamo inviato dei solleciti. La pista privilegiata tuttavia porta a questa canna fumaria, che emetteva i fumi verso il tetto. Fortunatamente, le forze dell’ordine sono intervenute in maniera rapida e si sono evitati danni peggiori». Serrano esclude anche possibili danni agli archivi, come invece avevano vociferato in un primo momento cittadini e curiosi durante le fasi di spegnimento dell’incendio: «I danni hanno riguardato soltanto il soffitto e, per fortuna, non è stato perso nessun documento. Le fiamme hanno distrutto le tegole e la parte in legno sottostante».
Il rogo si è sviluppato in breve tempo ma è stato circoscritto dai vigili del fuoco, intervenuti con quattro mezzi, soltanto a un’area del palazzo. «Quella dove ha sede il consiglio e un ufficio», continua il presidente della circoscrizione. Oggi la vicenda finirà al centro di un tavolo tecnico con il direttore della Pubblica incolumità e con il responsabile del settore Manutenzioni Fabio Finocchiaro. «L’obiettivo sarà quello di stabilire se e come aprire il lato degli uffici. Per ora, in via precauzionale, i dipendenti sono stati dislocati negli uffici di Monte Po e San Leone».