Catania, Lodi: «Col Matera al massimo, per il riscatto» La fiducia del numero 10 dopo l’amarezza post-derby

Da Trapani al Matera, passando per la forza di un gruppo che finora è sempre stato in grado di superare i passi falsi capitati durante il percorso. È un Francesco Lodi come sempre chiaro e che ama assumersi le sue responsabilità di leader all’interno dello spogliatoio, senza giri di parole. Si parte dal Matera, prossima tappa dei rossazzurri allo stadio Angelo Massimino, domenica prossima alle 20.30: «A inizio stagione sembrava essere una delle partite decisive nella lotta per il primato. I lucani lo scorso anno hanno fatto bene, è una squadra con buone individualità. Sarà un incontro particolare: noi infatti vorremmo riscattare la sconfitta di venerdì scorso col Trapani, ma sappiamo che troveremo un avversario che gioca un buon calcio, con un modulo molto particolare (mister Gaetano Auteri predilige il 4-3-3, ndr). Loro hanno ambizioni importanti, giocheranno con grande intensità. Noi, invece, siamo consapevoli che sarà subito necessario dare un’impronta. Bisognerà concentrarsi – precisa Lodi – prepararsi al meglio e fare le cose al massimo: solo così potremmo trarre dei benefici durante la partita». 

Inevitabile ritornare sul secco 2-0 con cui il Trapani ha sconfitto il Catania lo scorso fine settimana. Lodi riavvolge il nastro della partita sottolineando però come la prestazione, da parte della squadra rossazzurra, ci sia stata: «L’unico incontro in cui finora siamo andati in difficoltà è stato quello con la Leonzio, una giornata storta in cui non siamo stati presenti. Mi auguro sia la prima e l’ultima volta: venerdì scorso abbiamo perso su due episodi, la prestazione c’è stata. Non siamo stati cinici come tante altre volte, ma andare sul campo di una delle candidate alla vittoria del campionato e costruire tante palle gol significa che c’è la qualità. Bisogna lavorare – precisa il numero 10 – per farle fruttare al meglio: ho fiducia nei compagni, c’è grande armonia in gruppo. Tutti hanno capito che questa è una piazza importante, che ti dà tanto se onori la maglia».

La maglia, appunto, i tifosi e la città intera di Catania: una simbiosi che per il centrocampista napoletano può portare veramente lontano. Una sorta di richiamo all’unità delle famose «cinque componenti» spesso citate da Lo Monaco. «Noi ci sentiamo responsabili non solo verso gli altri compagni, ma nei confronti di tutta la città. L’obiettivo è quello di arrivare tutti assieme, il prossimo maggio, a festeggiare un grande salto. Meritiamo di tornare nel calcio che conta: ci sono tutti i presupposti per fare bene». La Serie C, ovviamente, è un campionato molto insidioso, in cui il possedere qualità tecniche fuori dal comune non porta a nulla se non vengono abbinate a grande intensità e vigoria dal punto di vista atletico: «Troveremo sempre tante insidie – precisa Lodi – giocare contro di noi è un grande stimolo. In questa categoria c’è gente che ha fame e voglia di arrivare: bisogna sempre tenere il coltello tra i denti, solo in questo caso possiamo avere la meglio con le nostre qualità tecniche. In Serie C, senza impegno, non tocchi neanche la palla: qui hai solo un attimo per ragionare, devi subito sapere cosa fare col pallone. È una vera e propria crescita personale: sono contento del percorso fatto finora. Ho preso un impegno e, per raggiungerlo, metterò tutto me stesso».

Ci si sofferma anche sugli aspetto tattici, dato che in questo primo scorcio di campionato sono state molte le squadre a decidere di riservare una marcatura a uomo proprio su Lodi, per bloccare la fonte primaria di gioco dei rossazzurri: «Mettono sempre qualcuno a marcarmi. Si possono però trovare altre soluzioni, ormai siamo abituati. Abbiamo tanti giocatori validi e molti sbocchi a livello tattico: quando trovi squadre chiuse, poi, devi essere bravo a giocare come loro, mantenendo una riserva di freschezza negli ultimi 30 minuti. Noi abbiamo tanta qualità, creiamo tanto anche se dovremmo riuscire a concretizzare di più: dobbiamo continuare così, sia in casa che fuori abbiamo un’unica identità, questo è ciò che conta. Ci contraddistingue la voglia di ottenere sempre il risultato: pareggiamo poco (solo un segno X in 16 partite, ndr) ma questo atteggiamento ci ha permesso di acciuffare vittorie in extremis, come quelle contro Andria e Juve Stabia». Ultimo pensiero poi per i tifosi, tornati a sostenere a gran voce a squadra: «Ci seguono in massa, facendoci sentire il loro apporto e calore dopo anni bui. Noi lotteremo e suderemo sempre la maglia: il tifoso catanese vuole questo, i risultati verranno di conseguenza».


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