Scuole superiori, parte la stagione delle occupazioni «No a strutture inadeguate, vogliamo i nostri spazi»

Basta ai laboratori usati come aule e a strutture scolastiche inadeguate. A dirigenti che fanno a meno del confronto con gli studenti e a un’alternanza scuola-lavoro che instilla nei giovani l’idea che la precarietà possa essere giusta e strutturale. Sono questi alcuni dei temi su cui gli studenti catanesi chiedono da tempo attenzione e soluzioni da parte delle istituzioni. Questioni da ieri al centro di un’occupazione che vede coinvolti gli istituti superiori Archimede, Emilio Greco e Principe Umberto di Catania.

«Non stiamo protestando contro il singolo dirigente scolastico o la singola scuola – dice Roberta, rappresentante del movimento Liberi pensieri studenteschi (Lps) del liceo scientifico Principe Umberto – abbiamo intenzione di unire le forze per contestare un sistema che non vogliamo a livello nazionale e locale». La richiesta di confronto da parte dei ragazzi inizia a ottobre. Prima attraverso una manifestazione contro la legge sulla Buona scuola, poi con una delegazione di studenti ricevuta dal Provveditorato di Catania per chiedere l’intervento degli ispettori del Miur, affinché effettuassero delle verifiche sulla sicurezza delle strutture scolastiche etnee.

Infine, «abbiamo ottenuto un incontro con l’ex Provincia – spiega Luca, rappresentante del movimento Lps dell’istituto tecnico Archimede – e la risposta dell’ente è stata: non ci sono fondi». A livello nazionale i ragazzi ribadiscono di avere la solidarietà di tanti altri coetanei che non condividono né la nuova attribuzione di poteri prevista a favore dei dirigenti scolastici dalla riforma del 2015, né il progetto relativo all’alternanza scuola–lavoro. «Non chiediamo modifiche – spiega Roberta -. Non cambierebbe nulla se le attività previste venissero retribuite. Noi ragazzi rifiutiamo un sistema che spinge solo a essere competitivi tra di noi e che giustifica e legittima una forma di sfruttamento. Questo è il contrario di ciò che dovrebbe essere l’educazione», sostiene la studente.

Sul territorio catanese le questioni più urgenti riguardano, invece, la sicurezza e l’adeguatezza degli spazi scolastici. Al liceo artistico Emilio Greco «gli studenti e le studentesse sono costretti a disegnare nei corridoi a terra – racconta Luca – perché mancano le aule. Nella nostra scuola, l’Archimede, che è un istituto tecnico, – spiega il ragazzo – non abbiamo laboratori né materiali sufficienti. L’istituto ha a disposizione dei sotterranei che potrebbero essere recuperati e utilizzati come aule, per rendere più efficaci le nostre attività ed evitare un giorno di creare succursali – racconta -, ma il progetto di ristrutturazione si è arenato da anni».

Anche in questa seconda giornata di contestazioni le lezioni sono interrotte. «Abbiamo il sostegno dei nostri docenti, – continua Roberta – che ritengono valide le nostre ragioni. La preside, invece, vede la protesta come un attacco circoscritto al nostro istituto e non la condivide». L’occupazione è ancora in corso e i ragazzi, che ieri hanno ricevuto la visita della Digos, non hanno intenzione di porvi termine finché «non otterremo una risposta concreta dagli enti locali», conclude la giovane.


Dalla stessa categoria

I più letti

Da ieri nei licei Principe Umberto ed Emilio Greco e l'istituto tecnico Archimede a comandare sono gli studenti. Che hanno occupato le aule per protestare non solo contro l'alternanza scuola-lavoro (protesta condivisa tra i giovanissimi sul piano nazionale), ma soprattutto contro l'agibilità delle strutture etnee

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]