Teatro Massimo, alla prima la star è Mattarella L’eroina mondana di Puccini e la scena rubata

Le sale del Bellini frizzavano di eccitazione, ieri sera, all’apertura della stagione lirica 2018. Forse perché il direttore artistico ha scelto di aprire con un’opera inconsueta e ardita, la Rondine di Puccini? Francamente: no. L’aria sembrava percorsa piuttosto dall’attesa. E perfino Magda – la rondine interpretata dal soprano di fama internazionale Patrizia Ciofi – rischiava di essere oscurata dalla vera star della serata: Sergio Mattarella. Dopo la visita istituzionale a Librino, il presidente della Repubblica ha accettato l’invito a teatro del sindaco Enzo Bianco, ed è subito circo.

Già all’ingresso, in una blindatissima piazza Teatro Massimo è palpabile un clima da Italia umbertina. E quando lo Stato sfodera l’artiglieria pesante – tra metal detector, unità cinofile, gendarmi, corazzieri e poliziotti – il jet set catanese non può essere da meno. Però attenzione a scegliere con cura il gioiello: sai che vergogna se il metal detector ti stana la bigiotteria. Passata la trafila dei controlli, può iniziare la sfilata vera e propria. Sfilata all’ingresso, sfilata per le scale, sfilata nel foyer. Neanche a dirlo, dopo tanta toeletta l’idea di andarsi a sedere in poltrona e farsi i fatti propri sembra criminale. E anche una volta che l’hostess esasperata – pungolata dal poliziotto altrettanto esasperato – ti ha fatto sgombrare e ti ha scortato al palchetto, non ti dai per vinto e resti pervicacemente in piedi, a svettare dietro la balaustra, con l’irrefrenabile voglia di sporgerti, a rischio caduta. 

Perché, dalla platea alla galleria, tutte le teste sono rivolte al palco reale da cui l’inquilino del Quirinale farà la sua apparizione, tutte scattanti a ogni più impercettibile movimento dell’angosciante tenda rossa. Un mal di testa. È lui, non è lui? È lui. Mano sul cuore, la scolaresca si unisce al coro del Bellini nel cantare l’inno di Mameli. E finalmente si può aprire il sipario. E ti sembra di rivedere il jet set catanese come in uno specchio. Ma non è una persecuzione, è solo la Parigi del Secondo Impero che fa da sfondo alla vicenda di Magda, donna di mondo insoddisfatta del suo stile di vita e alla ricerca di un amore autentico. Che le sembrerà di poter trovare in Ruggero (Giuseppe Filanoti). Ma l’idillio non dura a lungo: Magda non riesce a rinunciare al proprio passato («Trionfando sono passata tra la vergogna e l’oro!») per diventare la docile moglie di Ruggero in Provenza, e torna a Parigi. 

Un finale innovativo, quello di un’eroina mondana non destinata alla redenzione o alla morte, definito «quasi protofemminista» (una sorta di anti-Traviata) dal direttore d’orchestra e regista Gianluigi Gelmetti, strenuo difensore del valore di quest’opera da sempre considerata minore. Gelmetti ne ha approfittato per attenersi a un’esecuzione più vicina all’originale, senza dover sacrificare l’armonia alla melodia come da tradizione consolidata. La musica è infatti un flusso continuo, non una mera giustapposizione di arie, come flusso continuo è l’azione, resa vivacissima dalla comicità di Lisette (Angela Nisi), l’esuberante serva di Magda in cerca di amore e fortuna. Ma nulla vale per gli abbonati della prima ora. Per il jet set la Rondine non ha spiccato il volo, e attende un pubblico più generoso. Chiuso il sipario, sparito Mattarella, il circo può smontare le tende.


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]