Castelbuono, si risveglia dal coma il calciatore Cefali Il capitano: «È stato forte, ci ha fatto un grande regalo»

Tutti uniti per Nicola. Hanno giocato così i calciatori del Castelbuono che ieri, nel girone A del campionato di Eccellenza, sono scesi in campo contro il Monreale (per la cronaca il match è finito 0-2 in favore dei biancoblu). I madoniti non sono dunque riusciti a dedicare la vittoria a Cefali, lo sfortunato attaccante palermitano classe ’97 che, dopo un incidente in moto allo Zen è rimasto in coma farmacologico per qualche giorno. Per fortuna adesso il peggio è passato, il ragazzo è stato dichiarato fuori pericolo di vita ed è stato definito da Ivano Vetere, il direttore sportivo castelbuonese, «un vero e proprio miracolato, con la fortuna di poter raccontare una disavventura del genere». La sua vicenda ha tenuto appassionati, tifosi e addetti ai lavori con il fiato sospeso per qualche giorno, e tanti hanno dedicato un pensiero a Cefali: oltre ad amici e parenti, infatti, l’intero mondo del calcio dilettantistico siciliano non è rimasto indifferente, a partire dalla Lega che, dopo le pressioni di Castelbuono e Cus Palermo, ha rinviato al 14 febbraio la partita che si sarebbe dovuta disputare domenica scorsa, quando ancora il calciatore non si era risvegliato.

Al termine della sfida con il Monreale, il morale dei castelbuonesi non era proprio dei migliori. Nonostante tutto, però, il capitano Carlo Calvaruso si è soffermato a parlare della partita e della situazione del suo compagni di squadra: «Purtroppo non siamo riusciti a fargli un regalo vincendo la partita. Il regalo però l’ha fatto lui a noi perché fortunatamente il peggio è passato. Adesso ha bisogno di tranquillità e di cure». Il jolly madonita ha anche spiegato come sta Nicola Cefali dopo essersi risvegliato e dopo che le difficoltà più dure sembrano essere superate: «È stato in coma farmacologico per quattro giorni – conferma a MeridioNews –, poi si è ripreso e poi l’hanno rimesso in coma farmacologico per qualche dolore e altre cose del genere, ma adesso si è ristabilito, è stato veramente forte».

Anche in questa situazione difficile, il Castelbuono si è dimostrato un gruppo unito, con i calciatori che sono stati tutti vicini all’amico e compagno di squadra, chiedendogli sotto ogni forma, anche inondando i social, di non mollare: «L’importante, intanto, è che sia fuori pericolo di vita. Ciò che gli è successo ci ha un po’ destabilizzati, ovviamente in senso buono: questo perché noi abbiamo comunque lottato con tutto il cuore, ma bisogna considerare che per una settimana non ci siamo allenati». E se il Castelbuono si è dimostrato unito e compatto, anche l’intero mondo del calcio dilettantistico siciliano lo è stato. Diverse, infatti, le squadre che non hanno fatto mancare il loro affetto all’attaccante, tra cui il Licata che a lui ha dedicato la Coppa vinta la settimana scorsa, il Marsala e lo Scordia dell’ex compagno Elamraoui, ma non solo: «Questa è stata una bella iniziativa da parte di molte squadre. Io come capitano del Castelbuono voglio ringraziarle tutte. Adesso mi viene da dire soltanto che per fortuna è finita nel migliore dei modi».


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