Comune Paternò, dubbi su spostamento dipendente Sindacalista aveva chiesto chiarimenti su delibera

A Paternò scoppia il caso del sindacalista della Cgil Ezio Messina, dipendente del Comune, trasferito in un’altra unità operativa, 24 ore dopo lo svolgimento dell’assemblea sindacale del personale comunale dello scorso 7 febbraio. La notizia è stata divulgata nella tarda mattinata di ieri. Messina aveva detto, dinanzi al personale, di voler chiedere «chiarimenti» alla giunta guidata dal sindaco Nino Naso, sul perché la delibera che prevedeva l’aumento delle ore degli oltre 57 part-time fosse tornata indietro senza il visto della giunta. Affermazione «non veritiera», aveva risposto il sindaco, il quale aveva ribadito che la «delibera non esiste in quanto non è mai stata predisposta e, dunque, non è mai tornata indietro. Stiamo ragionando – aggiungeva – con la responsabile del personale nell’ottica di aumentare le ore dei part-time, ma solo quando avremo chiarita la problematica Ipab».

Successivamente Messina aveva ribadito che «la delibera esiste ma non abbiamo la certezza in quale ufficio comunale e per quale motivo non sia andata avanti tornando indietro». Per tale ragione il trasferimento del sindacalista viene letto come una sorta di punizione: «A lui esprimo piena solidarietà – spiega a Meridionews Anthony Distefano, consigliere comunale d’opposizione – mi auguro solo che non sia un provvedimento punitivo; se fosse cosi sarebbe un fatto gravissimo. È quanto mai strano che il trasferimento avvenga subito dopo quello che è avvenuto durante l’assemblea dei dipendenti»

Sulla vicenda è intervenuto Gaetano Agliozzo, segretario generale provinciale della Fp Cgil: «Prima di parlare di comportamento antisindacale da parte della giunta comunale – ha affermato a Meridionews Agliozzo- vogliamo conoscere quali sono stati i criteri utilizzati per il trasferimento di Messina; spostamento avvenuto senza il nulla osta del sindacato com’è previsto dalla normativa. Attendiamo quindi un confronto con l’amministrazione». 

«Escludo tassativamente che si tratta di un provvedimento punitivo – replica a Meridionews il vice sindaco Ezio Mannino – Sgombriamo il campo da qualsiasi dubbio. I criteri adottati sono quelli della compatibilità delle mansioni con il profilo professionale del dipendente ed in secondo luogo con le esigenze del Comune di una riorganizzazione del personale». Il sindacalista Messina, contattato, non ha voluto rilasciare nessuna dichiarazione.


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