La disavventura è capitata ad un ragazzino infortunatosi a scuola durante l'ora di educazione fisica, ricoverato per ore in attesa del supporto anatomico di cui la struttura era sprovvisto. Alla fine la famiglia ha perso la pazienza, acquistando in un negozio vicino quello che serviva ai sanitari per medicare loro figlio
Ospedale Biancavilla, 13enne si fa male ad una spalla Medici non hanno tutori, il papà costretto a comprarlo
«Il dottor Giuseppe Spampinato, direttore del Distretto sanitario di Adrano e Biancavilla, a nome del direttore generale ha contattato personalmente i familiari per scusarsi con loro e con il giovane paziente per quanto accaduto. Sulla vicenda partirà un’indagine interna». L’Asp di Catania è intervenuta con tale nota sul fatto verificatosi nella tarda mattinata di giovedì all’interno del pronto soccorso dell’ospedale Maria Santissima Addolorata di Biancavilla. Vittima uno studente di 13 anni.
Secondo una prima sommaria ricostruzione, il ragazzino era giunto in ospedale subito dopo essere rimasto ferito, a scuola, durante l’ora di educazione fisica. Giocando a calcio, il 13enne era caduto facendosi male ad una spalla. Una volta giunti al pronto soccorso, per la famiglia e il giovane sarebbe iniziata la disavventura. Delle radiografie avrebbero accertato un trauma ad una clavicola e così, subito dopo una puntura antidolorifica, il 13enne sarebbe stato ricoverato in attesa di un tutore. Un’attesa prolungatasi a quel punto per ore: solo dopo le 17 si sarebbe intervenuto sul ferito per immobilizzare la spalla dolorante. Tutto perché, a quanto pare, in quel momento in ospedale non c’erano tutori da applicare.
Persa la pazienza, il padre del ragazzino avrebbe acquistato il tutore in un negozio vicino la struttura per consegnarlo poi ai sanitari. Solo nella mattinata di ieri il giovanissimo paziente è stato dimesso dall’ospedale. «Mi sono scusato, siamo pronti a rimborsare la spesa fatta – aggiunge il direttore Spampinato parlando a MeridioNews – la frattura non ha richiesto nessun altro tipo di intervento, se non l’immobilizzazione della spalla, voglio comunque vederci chiaro».