Comunali 2018, gli aspiranti «aghi della bilancia» Il sindaco Bianco rischia di perdere ancora pezzi

La settimana che comincia domani si preannuncia complicata per la politica catanese. Da una parte i risultati delle elezioni politiche, dall’altra i movimenti sotterranei – ma neanche troppo – preparatori per la tornata delle amministrative che eleggeranno il nuovo sindaco di Catania. Così c’è già, in Consiglio comunale, chi sta cercando di capire da che parte andare. È il caso di Massimo Tempio che, dopo avere annunciato a metà gennaio di volere andare oltre i partiti tradizionali, adesso passa ai fatti. Ieri mattina Tempio aveva messo sul piatto le sue dimissioni dal gruppo Primavera per Bianco che, andandosene lui, avrebbe dovuto essere sciolto (il numero minimo di consiglieri per un gruppo consiliare è tre). Un dramma per la maggioranza del sindaco Enzo Bianco, sempre più zoppicante adesso che il mandato si avvia alla conclusione. «Mi ha telefonato il primo cittadino – dichiara Tempio a MeridioNews – È tutto fermo finché non avrò avuto modo di incontrare lui. Io voglio attenzione per le periferie, vado oltre gli steccati politici».

Giovedì, intanto, in sala Coppola a Palazzo degli elefanti sarà presentato il nuovo progetto politico. Quella lista che viene dai quartieri e che si chiamerà Innanzitutto le periferie. «Alle comunali andremo con chi ci garantirà un’attenzione nei confronti dei quartieri lontani dal centro storico. Perché ci sono posti rimasti del tutto abbandonati, di cui quest’amministrazione non si è occupata per niente», spiega meglio Tempio. Con lui ci sarà il consigliere di opposizione Sebastiano Anastasi, che sulla migliore organizzazione delle municipalità conduce da anni una battaglia. «Presenteremo una delibera in Consiglio comunale», anticipa Tempio. Prima della fine della consiliatura? «Certo, sperando che i colleghi la votino». L’obiettivo è dare più responsabilità alle costole decentrate del municipio. Istituzioni che, finora, appaiono spesso come contenitori vuoti di risorse, oltre che di potere. 

Da che parte starà Innanzitutto le periferie non è chiaro. Né Tempio – che nel 2013 si era candidato a sostegno del centrodestra – sa già dirlo. «Dipende, dipende». Così come il suo futuro posto nella sala consiliare di Palazzo degli elefanti, che dipenderà dal colloquio con Enzo Bianco. «Spero che riusciremo a incontrarci prima della conferenza stampa di giovedì – confida Massimo Tempio – Vedremo cosa avrà da dirmi, io sono sempre disposto ad ascoltare». Anche perché, per le prossime amministrative, il proposito di Innanzitutto le periferie è di essere l’ago della bilancia: «Noi qualche migliaio di voti lo portiamo – ribadisce il consigliere comunale – Abbiamo un progetto che può fare bene». Certo, per il momento devono ancora partire i «laboratori sui temi», ma la strada, dice lui, è tracciata. In che direzione si vedrà. Se Tempio dovesse chiudere con l’attuale primo cittadino e mollare Primavera per Bianco, rimarranno senza casa – in attesa di ricollocazione – i consiglieri Daniele Bottino e Michele Failla.


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Il progetto che il consigliere Massimo Tempio aveva annunciato a MeridioNews a gennaio sembra pronto a vedere la luce. Si chiamerà Innanzitutto le periferie e da che parte starà non è ancora chiaro. Intanto Tempio aveva avanzato le sue dimissioni dal gruppo Primavera per Bianco, stoppandole dopo una telefonata del sindaco

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