L'allestimento di Un amore esemplare ha comportato non pochi problemi, già a partire da questa mattina. Alla fine tutto dovrebbe essere confermato, nonostante i lavori a rilento. A pesare sarebbero stati diversi fattori, compreso il personale ridotto. «Stiamo tentando di risolvere», spiega l'assessore Orazio Licandro
Pennac al Bellini, spettacolo in bilico fino all’ultimo Nodo palcoscenico. Scrittore: «Mai successo prima»
Spettacolo sold-out e 800 persone pronte a invadere il teatro Massimo Bellini per Un amore esemplare, l’opera di Daniel Pennac. Tutto secondo copione se non fosse che sull’evento c’è stato per tutta la giornata un grosso punto interrogativo. Che lo scrittore francese a MeridioNews definisce in esclusiva come una vera e propria «guerra di cui non avevamo idea». Tanto che, salvo poi essere smentita, è circolata pure l’ipotesi di un possibile annullamento. Alla fine Pennac, alle ore 21, sarà regolarmente a teatro, con accanto la fumettista Florence Cestac. Ma dietro la rappresentazione ci sono stati non pochi problemi, dovuti principalmente all’allestimento del palcoscenico.
Fatti 22 spettacoli al Sud, mai successa una cosa del genere
Un lavoro che sarebbe stato portato avanti a singhiozzo dai tecnici, come racconta a MeridioNews Roberto Roberti, produttore delegato dello spettacolo: «Noi abbiamo avuto rapporti soltanto con gli organizzatori del centro culturale Zo – precisa -. Oggi le maestranze hanno lavorato lentamente per cui manca ancora l’intero allestimento delle luci necessarie per lo svolgimento della serata». Una situazione carica di tensione anche perché Pennac sarebbe dovuto andare in scena originariamente al teatro Sangiorgi, salvo poi essere spostato a fine febbraio al Bellini per lo sgretolamento di un pezzo d’intonaco che ha costretto gli organizzatori al cambio di sede.
«Si sta cercando di trovare una soluzione», spiega a MeridioNews il sindacalista Cisl-Cipi Antonio D’Amico. «Abbiamo soltanto dieci tecnici, che hanno iniziato questa mattina e sono divisi in due turni. Non possiamo permetterci straordinari anche se spesso andiamo avanti anche oltre gli orari». A pesare sulla vicenda sarebbero due fattori: da un lato la grandezza del palcoscenico del Bellini, che avrebbe imposto delle sostanziali modifiche rispetto al piano originale di Pennac al Sangiorgi, e, dall’altro lato, il già programmato allestimento dell’opera lirica La Traviata, di Giuseppe Verdi, che andrà in scena dal 16 al 23 marzo. «Al Bellini il palco è dieci volte più grande e abbiamo avuto poco tempo». Con i lavoratori che avrebbero ricevuto la scheda tecnica per all’allestimento soltanto questa mattina.
Sergio Zinna, del centro Zo, è a lavoro da ore per trovare la quadra ma Pennac al nostro giornale non nasconde un certo rammarico per quanto accaduto a Catania: «Abbiamo fatto 22 spettacoli al Sud Italia e devo dire che è la prima volta che succede una cosa del genere. Non sappiamo come andrà avanti e cosa riusciremo effettivamente a fare stasera. Siamo tutti vittime di una situazione di cui non abbiamo alcuna colpa, siamo in mezzo a una guerra di cui non avevamo idea», conclude. Dall’assessore alla Cultura Orazio Licandro arriva intanto l’invito alla tranquillità: «Stiamo tentando di risolvere – spiega -. Quindi niente panico». Proprio questa mattina il sindaco Enzo Bianco aveva incontrato Pennac in via informale, assicurando, dopo essere stato messo a conoscenza dei problemi, che si sarebbe fatto il possibile per garantire Un amore esemplare. In questo momento lo scrittore francese, accompagnato dalla sua traduttrice e dalla fumettista Cestac, si sta recando proprio al teatro Bellini per un sopralluogo. Il clima, questo è certo, sarà teso.