Ancora una volta le buste della separazione dei rifiuti non vengono portati via. Le zone interessate sono quelle di via Scandura e via Umberto, come testimoniano diverse fotografie inviata alla nostra redazione. «Nonostante gli arresti la città sporca era e sporca rimane», commenta un cittadino. Guarda le foto
Differenziata, sacchetti dell’umido lasciati in strada «Due volte in questa settimana. Città resta sporca»
Cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia. Passato il clamore per gli arresti nell’affare rifiuti, la città di Catania resta imbrigliata nella cattiva gestione della raccolta differenziata. Sia ieri che martedì i sacchetti per il conferimento dell’umido sono rimasti ai bordi delle strade, come testimoniano alcune fotografie inviate alla redazione di MeridioNews. Le zone interessate dal disservizio sono quella di via Scandura e via Umberto. Lungo i marciapiedi cumuli di sacchetti maleodoranti che hanno sollevato, ancora una volta, le lamentele dei residenti. «La situazione è diventata insostenibile – racconta Fabio – La città sporca era e sporca rimane. Questa zona (via Scandura, ndr) è diventata quasi una discarica a cielo aperto e sembra che gli arresti della scorsa settimana non sono serviti a nulla».
Il riferimento è all’operazione della Direzione investigativa antimafia denominata Garbage affair, che ha portato dietro le sbarre, o sospesi dai loro incarichi, alcuni tra gli attori principali del settore munnizza a Catania. Dai fedelissimi del sindaco Enzo Bianco: Massimo Rosso e Orazio Fazio, fino agli imprenditori Antonio e Francesco Deodati. Sotto la lente d’ingrandimento la società EcoCar, impegnata attraverso un raggruppamento temporaneo d’impresa con la Senesi, nel servizio di raccolta dei rifiuti. Un maxi affare che secondo i magistrati della procura etnea avrebbe celato un giro di corruzione e favori.
Non è la prima volta che i sacchetti della differenziata vengono lasciati in strada, dopo l’introduzione del servizio di raccolta porta a porta. A poco sembrano essere serviti i bollini rossi per punire i trasgressori e i continui annunci di sanzioni. La realtà dei fatti racconta una città che non riesce a superare l’8 per cento nella separazione dei rifiuti.