Giro d’Italia, il piano di Regione e Anas per le strade Etna, Caltagirone e Belice. Budget da undici milioni

Torna il Giro d’Italia in Sicilia e, ancora una volta, avverrà il miracolo. La carovana rosa pedalerà nell’Isola per un totale di 515 chilometri suddivisi in tre tappe. Per l’occasione Anas e Regione hanno messo in campo un maxi-piano per la manutenzione delle strade. Un budget d’investimento complessivo da 11 milioni di euro per un restyling di itinerari provinciali e statali, alcuni dei quali abbandonati anche da qualche decennio. Gli interventi dell’assessorato alle Infrastrutture sono stati messi nero su bianco in due delibere di giunta, firmate il 4 e 10 aprile. La Regione si farà carico di una spesa di poco superiore a tre milioni di euro, mentre la restante parte toccherà all’Anas. Soldi, quelli sborsati da Palermo, provenienti dalla riprogrammazione di alcuni interventi già previsti nel patto per il Sud. «Una sinergia necessaria tra questi due enti che consentirà alla Sicilia di essere protagonista su un palcoscenico internazionale», spiega a MeridioNews il deputato regionale Anthony Barbagallo. Dopo l’esperienza passata da assessore allo Sport, con in mezzo l’edizione del Giro 100 in Sicilia, in questa edizione della corsa è stato nominato responsabile delle tre tappe isolane dal gruppo organizzatore di Rcs.

«I cantieri riguarderanno tutti e tre gli itinerari», continua. Si comincia dalla quarta tappa, la CataniaCaltagirone. La città della ceramica sarà il primo traguardo che i corridori taglieranno in Italia. Passate le fatiche dei tre appuntamenti d’apertura in Israele. Per l’occasione gli ultimi cinque chilometri sono stati disegnati dal comitato organizzatore di Rcs all’interno di un circuito cittadino. Da viale Cristoforo Colombo fino all’arrivo lungo la salita di viale Torre dei Genovesi. In questo tratto verranno spesi in totale un milione 103mila euro. In questa frazione all’opera ci sarà anche l’Anas con interventi previsti lungo la strada statale 194, tra le province di Ragusa e Catania, in direzione del comune di Vizzini

La seconda tappa in Sicilia, quinta per il Giro, sarà invece una frazione inizialmente pianeggiante e poi più nervosa. Partenza da Agrigento e arrivo a Santa Ninfa, nello scenario della valle del Belice, tristemente nota per il devastante terremoto del 1968. Dopo le operazioni di risagomatura, ci saranno nuove gittate di bitume per nove chilometri complessivi. Fondi regionali per 635mila euro verranno utilizzati in provincia di Trapani. In elenco ci sono le manutenzioni della strade provinciali 5, 26 e 32. I tratti interessati saranno quelli di Gibellina, Salaparuta e Poggioreale. All’Anas toccherà invece la strada statale 115. Arteria che collega gli abitati di Agrigento, Sciacca e Menfi

Tornando in provincia di Catania, la grande attesa è però tutta per l’ultima tappa prima del trasferimento in Calabria. Centosessantaquattro chilometri da Caltanissetta a piano Vetore, sull’Etna. Per gli uomini di classifica sarà il primo vero test del Giro 101. La parte più dura, di una tappa che presenta quattro stelle di difficoltà su un massimo di cinque, è quella disegnata nell’ascesa finale: dall’abitato di Ragalna i ciclisti percorreranno 15 chilometri fino all’inedito arrivo a 1736 metri di altezza nei pressi dell’osservatorio astrofisico. «Verranno realizzati dei lavori nella strada Milia e lungo la salita del Valentino nella zona di monte Vetore, che presenta pendenze impegnative», aggiunge Barbagallo. Prima del grande banco di prova ci sarà il passaggio lungo la strada provinciale 24. Dall’area di ponte Barca fino all’innesto della strada statale 192. Un segmento di circa sei chilometri per il quale verranno stanziati un milione e mezzo di euro.


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