È il 32enne Mario Carmelo Cambria il destinatario dell’ingente sequestro che la direzione investigativa antimafia, su delega della procura, sta effettuando dalle prime ore del mattino. Il ragazzo, considerato esponente di spicco del clan mafioso Cappello-Bonaccorsi, è figlio di Andrea Cambria, organico alla cosca, già colpito da un sequestro da circa 200mila euro nell’ottobre 2017. È invece di 300mila euro il valore dei beni posti sotto sigillo oggi: mobili, immobili e somme di denaro individuati al termine di complessi accertamenti patrimoniali, che avrebbero dimostrato un’enorme sproporzione tra reddito e arricchimento. Ci sono poi i beni che secondo la Dia sarebbero stati intestati fittiziamente alla moglie Antonella Ranno, per la precisione una casa, un garage, un’automobile e denaro liquido. Mario Carmelo Cambria ha precedenti per «reati in materia di sostanze stupefacenti, con l’aggravante del metodo mafioso, e furto».

Nel marzo 2016 il 32enne, insieme al padre e ad altre sette persone, è stato arrestato nell’ambito dell’operazione Family. I nove, a vario titolo, erano ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti nonché di traffico illecito di sostanze stupefacenti, con l’aggravante di aver agevolato il clan mafioso etneo Cappello–Bonaccorsi e di averlo fatto come associazione armata. Le indagini avevano individuato nel padre Andrea il «promotore dell’associazione criminale che trafficava in stupefacenti, dei quali si approvvigionava in Campania e Calabria». Per questo, l’uomo venne sottoposto alla sorveglianza speciale con cauzione da 3 milioni di euro.