Doppio binario, modificato il tracciato delle Ferrovie Niente treni sugli Archi, spostata la fermata Ursino

Si chiama Nodo Catania. L’interramento della stazione centrale – storia che risale al lontano 2001 – continua a interessare la Rete ferroviaria italiana e il cuore del centro storico etneo. La svolta, però, è arrivata oggi: il sindaco Enzo Bianco ha firmato una delibera che approva il nuovo tracciato dei binari in città. E le novità – anche rispetto al secondo progetto del 2016 – non sono poche. A partire da quelle che riguardano i beni culturali cittadini che, secondo la soprintendenza, nella precedente versione sarebbero stati eccessivamente sollecitati prima dai cantieri e poi dal traffico ferroviario. Così il percorso approvato oggi modifica la collocazione della fermata Ursino (allontanandola, di fatto, da piazza Federico II di Svevia), evita il passaggio troppo vicino alle Terme dell’Indirizzo ed evita il passaggio al di sotto della chiesa di San Sebastiano.

È alla luce di queste novità che si torna a parlare del doppio binario Catania Centrale-Acquicella, quello che – nel lontano 2012 – aveva fatto scendere in piazza perfino l’allora sindaco di Catania Raffaele Stancanelli. Contrario a un progetto che avrebbe, nei fatti, sventrato il centro storico. E che avrebbe trasformato i catanesi, per usare le parole del primo cittadino dell’epoca, nel corrispettivo isolano degli attivisti No Tav. Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata, una sindacatura si è conclusa (quella di Stancanelli), un’altra è cominciata e ha fatto in tempo a finire. Enzo Bianco, poco dopo il suo arrivo a Palazzo degli elefanti nel 2013, aveva opposto un niet deciso a Rfi, annunciando che non era possibile prevedere demolizioni nelle zone di Pescheria e San Cristoforo, cosa che l’ente costruttore dei binari aveva invece previsto. «Un impatto inaccettabile sulla struttura urbana del centro storico di Catania», si legge nella delibera pubblicata questo pomeriggio tra gli atti amministrativi del Comune.

Un’attesa tecnica dopo l’altra, si arriva al 2016, quando Rfi propone un nuovo tracciato – denominato Porto 2 – e lascia uno spazio di manovra per eventuali modifiche. Quelle che si sarebbero potute pensare dopo l’intervento dell’Autorità portuale o della soprintendenza ai Beni culturali. A dicembre 2017, mentre si lavora al progetto preliminare, emergono i primi problemi: la fermata Ursino, nei pressi del Castello, sarebbe impossibile da realizzare senza lo sgombero, per un periodo non inferiore ai due, tre anni, di circa 80 abitazioni. Colpa dei probabili cedimenti dovuti alle gallerie e agli eventuali scavi a cielo aperto. Nel documento si legge poi che la Soprintendenza ha storto il naso in relazione al passaggio dei binari per i treni nei pressi delle Terme dell’Indirizzo: «Occorrerebbe prevedere interventi di consolidamento – dicono i tecnici – per ridurre i cedimenti stimati». E per mettere in sicurezza l’edificio archeologico cittadino. 

C’è poi il nodo della Chiesa di San Sebastiano, in piazza Federico di Svevia, sotto alla quale sarebbero dovuti passare i binari. La richiesta degli esperti regionali di Beni culturali era chiara: niente treni sotto all’edificio di culto. Tutte osservazioni che Rfi, visti anche i problemi con la città degli anni passati, sembra abbia deciso di accogliere. Così la fermata Ursino si sposta nei pressi di piazza San Cristoforo, la fermata Acquicella salta (assorbita da quella a San Cristoforo), il tracciato viene riposizionato e non passa più né accanto alle Terme dell’Indirizzo né sotto alla Chiesa del compatrono di Catania. Rimane il tema delle «opere ferroviarie da dismettere»: gli archi della Marina per intero e la galleria di Acquicella. Che, scrive l’amministrazione, «potranno essere destinate a spazi di uso pubblico, come percorsi pedonali e ciclabili, e per attività commerciali e di servizio».


Dalla stessa categoria

I più letti

Una delibera di giunta pubblicata oggi tra gli atti amministrativi del Comune di Catania approva il nuovo percorso per il raddoppio ferroviario dalla stazione Centrale ad Acquicella. Un progetto di cui si è parlato a lungo quando, nel 2012, l'allora sindaco Raffaele Stancanelli aveva minacciato un'opposizione in stile NoTav. Guarda le foto

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]