Ferlito, il candidato pentastellato di Aci Sant’Antonio «Ci siamo aperti alla società civile, c’è aria di novità»

Raimondo Ferlito, classe 1963, candidato sindaco del Movimento cinque stelle di Aci Sant’Antonio, è un insegnante con una vita dedicata all’arte e al recupero dei beni culturali attraverso un’attività di restauro. Sposato e con un figlio, porta avanti mostre di arte contemporanea dal 1984. Il suo curriculum politico conta già un’esperienza come candidato consigliere ad Aci Catena, dove tentò l’elezione nel 2012 in una lista a sostegno di Francesco Petralia. A fare discutere in questi mesi è stata la candidatura di Antonino Torrisi, in prima battuta scelto dai pentastellati per il senato cittadino, successivamente giudicato incompatibile perché già candidato alle scorse elezioni santantonesi con una lista in appoggio a Sicilia futura, in contrapposizione al Movimento. «Senza dubbio il Movimento si è aperto alla società civile, questo è dimostrato in ambito locale come in ambito nazionale». L’obbiettivo di una politica «al servizio del cittadino» e in netta rottura col passato, secondo Ferlito, non esclude un dialogo con le altre forze politiche sui punti che servono ai cittadini.

Raimondo Ferlito. Da candidato consigliere ad Aci Catena nel 2012 tra le file di Francesco Petralia a candidato sindaco pentastellato ad Aci Sant’Antonio: cosa l’ha spinta a concorrere alla carica di primo cittadino per l’M5s?
«Mi candido con l’obbiettivo di normalizzare la vita politica del paese: questo significa cambiare realmente. E credo che, ad oggi, Aci Sant’Antonio non abbia mai dato un vero colpo di reni, non ha mai avuto la forza di cambiare veramente verso una politica a servizio esclusivamente dei cittadini».

Oltre lei, il Movimento Cinque stelle locale ha accolto in lista altri candidati provenienti da passate esperienze con altre espressioni politiche. Lei subentra ad Antonino Torrisi, oggi designato assessore. Torrisi, candidato consigliere in prima battuta, si è scoperto poi essere incompatibile perché già candidato nel 2013 con Sicilia futura. Questo dimostra che il Movimento vuole aprirsi per certi aspetti a quelli che fino a prima considerava «vecchi partiti»?
«L’ingegnere Torrisi era stato candidato in una lista civica sotto il simbolo di un partito in senso stretto. Non è stato candidato appunto perché un regolamento interno al Movimento dice che non può essere candidato chi nelle precedenti elezioni abbia concorso in una lista concorrente al Cinque stelle. Non è candidabile al consiglio comunale, ma ciò non toglie che possa essere nominato assessore. Per noi Torrisi è una persona che può rappresentare i cittadini con le sue competenze. Sicuramente c’è un’aria di novità, che dimostra un senso di apertura verso la società civile».

Nel suo programma elettorale si legge più volte la parola «legalità ». Crede che ad Aci Sant’Antonio ci sia il bisogno di legalità? Cosa rimprovera, in questo senso, alla passata amministrazione?
«Noi non rimproveriamo nulla per quanto riguarda la legalità, per quello ci sono gli organi competenti. Vero è che i nostri candidati, prima di essere selezionati, devono produrre un certificato dei carichi pendenti che escluda qualsiasi reato. Saremo un presidio di legalità: qualora si riscontrassero dei fatti degni di denuncia, noi saremo pronti a farlo».

Raccolta differenziata: cosa fare per implementarla? Il Meet up locale si era opposto alla possibilità di avere l’impianto di pirolisi. Potreste cambiare idea a riguardo?
«Continuiamo a essere contrari verso iniziative di questo tipo. Quando ci battemmo per la non realizzazione dell’impianto, insieme a noi c’erano anche altri attivisti del territorio. Siamo stati mossi anche dai pareri degli esperti. I problemi legati all’impianto non riguardavano solo i rischi di inquinamento, ma anche come volevano realizzarlo: avevano assegnato i lavori a una ditta non specializzata. Tra l’altro questi lavori sarebbero di stretta competenza dell’assessorato regionale. Noi per implementare la raccolta differenziata abbiamo pensato di dare a cento cittadini una premialità: vorremo esentare per un anno dal pagamento della Tari i cento cittadini che raggiungono il massimo livello di differenziata, perché vogliamo creare tra i santantonesi una sana competitività per raggiungere un grande obbiettivo. Vogliamo educare tutti i cittadini alla differenziata partendo dalla scuola».

Accoglienza. Aci Sant’Antonio fino all’anno scorso dava alloggio a un numero esiguo di migranti richiedenti asilo. Qualora ce ne fosse la possibilità, il Movimento sarebbe d’accordo ad aprile la strada verso una nuova accoglienza?
«Il Movimento è inclusivo. Per noi l’accoglienza è fondamentale, ovviamente se fatta seguendo le regole dettate dalla legge. Se è possibile, perché non accogliere?».

Nel caso in cui si andasse al ballottaggio o in vista di un eventuale governo della città, aprirete il dialogo con le altre forze politiche? Se sì, quali?
«Apriremo al dialogo con le forze politiche. Per noi un dialogo politico non significa uno scambio di poltrone o l’ottenimento qualche assessorato. Se dovessimo governare il paese, per esempio, i nostri assessori saranno in carica per tutti e cinque anni, senza turn over. Noi dialogheremo, se necessario, sui punti che servono ai cittadini».

Situazione economica. Il Movimento come affronterà la questione dei conti dopo essere usciti dal dissesto?
«Se prendiamo per buone le parole del sindaco, lavoreremo sul velluto. Ma prima di poter parlare vorremmo vedere lo stato dei conti, di conseguenza agiremo».


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