Giarre, polemica tra l’assessora e la Pro Loco «Città diventata carnezzeria a cielo aperto»

«Giarre non è una carnezzeria a cielo aperto, non è graticole né giostre dappertutto: Giarre è altro». Con queste parole a MeridioNews l’assessora al Turismo di Giarre Patrizia Lionti spiega la sua posizione rispetto all’evento Tutto nelle notti giarresi, la kermesse organizzata da Salvo Zappalà dall’1 al 3 giugno come vetrina dell’artigianato locale, con musica e street food, stand, tavolini e giostre. Con una nota ufficiale, l’amministrazione giarrese critica l’appuntamento poiché sarebbero «venuti meno gli accordi intrapresi relativamente all’utilizzo che si sarebbe fatto delle strade e piazze di Giarre, concesse offrendo la gratuità del suolo pubblico». «Su via Garibaldi era stato concordato che gli stand occupassero solo una parte della strada, mentre invece camion tendoni, tavoli e sedie hanno occupato tutta la via senza alcuna cura del decoro estetico dei luoghi – scrive Lionti nel comunucato -. C’erano griglie e friggitrici su piazza Duomo e piazza Carmine». Tutto ciò avrebbe «lasciato basiti» i componenti dell’amministrazione. 

L’assessora poi rincara la dose: «Nessuna menzione era stata fatta per usare piazza Immacolata, dove all’insaputa dell’amministrazione sono state posizionate delle giostre». Un passaggio che sarebbe stato deciso dalla Pro Loco, sempre secondo Lionti, e che avrebbe intralciato anche le attività didattiche della vicina scuola Verga. Inoltre, gli stand con le creazioni artigianali che erano in primo tempo stati pattuiti, successivamente – salvo rare eccezioni – sarebbero stati sostituiti con postazioni adibite alla vendita di alimenti, postazioni di gioco e altri stand. Modifiche in corso d’opera da parte degli organizzatori che avrebbero condizionato anche la riuscita della processione del Corpus Domini.

«Sono già anni che il signor Salvo Zappalà organizza l’evento e con lui si era decisi a portare avanti la collaborazione, ma evidentemente qualcosa è andato storto – afferma ancora Lionti a MeridioNews -. Non so se per l’anno prossimo ci sarò io, ma sicuramente la prossima volta dovremo rivedere questo tipo di rapporto». L’assessora, al suo primo anno in attività, sottolinea come quest’anno «siano state prese misure più stringenti. Ci eravamo affidati a degli elettrotecnici per migliorare alcuni passaggi e valutarli con apposite relazioni scritte». Ma, a sentire l’assessora Lionti, questo non è bastato perché durante l’evento sarebbero state realizzate iniziative non concordate. 

Questo però non ha minato la riuscita dell’evento: «Ho preferito non intervenire durante la tre giorni perché non volevo creare disagi ai commercianti – continua -, ma mi sono tenuta in contatto con la polizia municipale. Mi rivolgo al signor Zappalà in quanto organizzatore, non ho nulla di personale, ma mi aspettavo una manifestazione più sobria, con criteri omogenei e consona secondo quanto accordato: così non è stato: ci siamo trovati tavolini e stand a nostra insaputa». «Confermo di avere autorizzato tutto – conclude l’assessora – ma non con quelle modalità». 

Di diversa opinione è Salvo Zappalà. Il presidente della Pro Loco giarrese afferma di aver svolto tutte le attività «a norma, secondo le concessioni. Ho anche foto che possono testimoniare che gli stand non hanno occupato entrambi i lati della strada». Zappalà rimanda le accuse al mittente e accusa Lionti di essere stata «assente durante l’evento». Poi assicura di aver agito secondo le norme: «Ci siamo rivolti alla polizia municipale per qualsiasi cosa, anche se un giorno ci hanno detto che erano in sciopero – dichiara – Abbiamo pagato le strisce blu alla ditta, ci siamo fatti carico delle spese per il palco. Tutto quello che affermo è dimostrabile».


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