Catania, Pietro Lo Monaco fiume in piena in sala stampa  «Intimidazioni? Invito il sindaco di Siena a venire qui»

Pietro Lo Monaco, alla vigilia della partita più importante della stagione, ha incontrato i giornalisti per fare il punto della situazione. Due i temi caldi trattati dal dirigente rossazzurro: la condizione della squadra in vista del ritorno della semifinale playoff di domani contro il Siena (si va verso il tutto esaurito al Massimino, ndr) e una disamina sul pubblico catanese e sulle restrizioni che hanno impedito ai tifosi etnei di seguire la propria squadra in trasferta sia in Toscana che a Salò per i quarti di finale.

Il direttore etneo è in vena di precisazioni e si leva immediatamente qualche sassolino dalla scarpa. Le dichiarazioni a cui si riferisce Lo Monaco sono quelle di Lorenzo Mulinacci (presidente del club Siena Fedelissimi, ndr) e del sindaco della città del Palio Bruno Valentini che, in momenti diversi, si sono duramente espressi in merito al divieto di trasferta imposto ai tifosi senesi. Entrambi avevano parlato di «possibili intimidazioni» all’interno degli spogliatoi del Massimino. «Stiamo approntando delle querele – spiega il dirigente -, il sindaco ha profittato di un’occasione per mettersi in evidenza. Lo invito ufficialmente a venire a Catania: si renderà conto del nostro grado di civiltà. Non mi pare – ribadisce con forza Lo Monaco – che negli spogliatoi siano successe cose del genere, ci spiegheranno da dove le hanno tirate fuori».

Quindi, la difesa del pubblico etneo: «A Catania c’è sempre stata una partecipazione popolare che fa invidia a tante squadre. A Valentini rammento – puntualizza Lo Monaco – che come presenza di pubblico siamo stati la prima squadra di C, mentre se accorpassimo anche la B saremmo quinti. Andiamo avanti per la nostra strada». Questo discorso, poi, si lega al divieto di trasferta imposto durante i playoff ai tifosi rossazzurri. «Ormai sono diventati carne da macello, mutilati a ogni piè sospinto dei loro sentimenti e del loro reale modo di essere. I tifosi del Catania – precisa il dirigente campano – non sono quei 10-12 che hanno creato problemi nell’autostrada calabrese: sono i 20mila che stanno sottoscrivendo i biglietti legittimando la loro presenza allo stadio. La decisione di negare le trasferte – continua il direttore – è diventato un modus operandi nei nostri confronti che non accettiamo».

Qualche battuta sui bianconeri toscani. «Il Siena è rivale tosto e duro – ha ribadito il Direttore – e i risultati parlano per loro. Sono arrivati secondi in campionato e sono in semifinale playoff». I toscani, secondo Lo Monaco, sono stati quindi «beneficiari involontari di decisioni arbitrali che hanno facilitato il loro cammino». Il riferimento è al rigore contro la Reggiana nei quarti e al penalty non concesso ai rossazzurri all’andata: per il dirigente etneo, uno dei tanti torti subiti quest’anno da Biagianti e compagni. Sarà Lorenzo Maggioni di Lecco ad arbitrare la gara di domani sera (ore 20.30) al Massimino: «Il meglio che c’è a disposizione, ciò che conta è che assicuri alla gara un andamento regolare».

Ultime considerazioni di fuoco infine sulla partita, con gli etnei che partono dal beffardo 0-1 dell’andata. «Il Siena ha un piccolo vantaggio che noi – insiste Lo Monaco – proveremo a colmare giocando davanti alla nostra gente. Siamo in buone condizioni fisiche e consapevoli di ciò che ci aspetta, verrà fuori una partita di spessore. I playoff – ribadisce anche stavolta – sono un terno al lotto, dove bisogna dare tutto, mettendo in conto possibili episodi non favorevoli. Noi comunque siamo sereni, abbiamo fatto un grandissimo campionato e abbiamo un organico che non ha nessuno. Siamo in condizione di ribaltare il risultato: tra noi e loro – arriva qui la stilettata del dirigente etneo – ci sono tre gol di differenza, li dobbiamo sbranare sul campo. Il destino della gara è nelle nostre mani».


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