Elezioni Adrano, ballottaggio tra Di Primo e D’Agate Il caso della scheda fotografata: nessuna denuncia

Si conoscerà il prossimo 24 giugno, nel turno di ballottaggio, il nome del prossimo sindaco della città di Adrano, colui che prenderà le redini dell’ente comunale dopo dieci anni di amministrazione guidata da Pippo Ferrante. Principale contendente alla poltrona di primo cittadino Aldo Di Primo: nonostante avesse a suo sostegno il centrodestra compatto (Forza Italia, Noi con Salvini, Udc), una frangia del Pd (quella di Luca Sammartino, Adrano 2.0), due civiche (Adrano attiva e Adrano civica), e gli ex avversari politici Giovanni Bulla e Fabio Mancuso, non è riuscito a centrare l’elezione al primo turno e si è fermato a quota 36,81 per cento. Dall’altro lato, Angelo D’Agate (sostenuto da Città nostra e Patto per Adrano, progetti civici ma con forte connotazione di centrosinistra) ha ottenuto il 33,11 per cento delle preferenze.

Più che dignitoso il terzo posto di Nicola Monteleone con il 30,05 per cento. «È stato un risultato ottimo quello che abbiamo raggiunto – dichiara D’Agate – Vista la forte astensione in città, quello che abbiamo ottenuto ci ha dato fiducia. Avevamo solo due liste ma siamo andati avanti». Decisivo sarà il gioco delle alleanze nel ballottaggio per l’elezione del nuovo sindaco di Adrano. Molto giocherà a questo punto la figura di Nicola Monteleone. «Certo nel fatto che Di Primo al primo turno non abbia vinto credo che abbia giocato molto il voto disgiunto – afferma Fabio Mancuso, l’ex sindaco che sostiene Aldo Di Primo – Le liste che sostengono il nostro candidato sindaco hanno raccolto il 58 per cento di preferenze. Devo dire anche che gli altri competitor sono stati una sorpresa».

Scoppia, intanto, il caso di un episodio della scheda elettorale fotografata con tanto di voto al sindaco e al consigliere. A denunciare l’accaduto i coordinatori delle liste a sostegno di Aldo Di Primo. Questi ultimi, attraverso la pagina Facebook di Di Primo, hanno evidenziato che «anche se siamo certi che i candidati coinvolti non abbiano dato nessuna indicazione, è nostro dovere mettere a conoscenza che girano foto di schede elettorali con l’evidenza al voto già espresso, ricordando che è reato fotografare nonché esibire in qualsiasi modo il proprio voto». La polizia di Adrano e i carabinieri locali, informati del caso, fanno sapere di non avere ricevuto alcuna denuncia in merito.


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