Comunali, cappotto centrodestra alle circoscrizioni I sei presidenti vanno al neo-sindaco Salvo Pogliese

Paolo Fasanaro, Massimo Ruffino, Paolo Ferrara, Erio Buceti, Angelo Patanè e Alfio Allegra. Uno per ciascuna circoscrizione. Il centrodestra di Salvo Pogliese fa cappotto in tutte le ex municipalità e porta a casa il risultato migliore che si potesse sperare: il cento per cento dei presidenti è suo, con percentuali che – in alcuni casi – potrebbero dirsi bulgare. E sorprese che, a guardare la situazione pre-elettorale, possono apparire clamorose. Una su tutte: Lorenzo Leone, re di Librino e Zia Lisa, cede lo scettro ad Allegra. Che addirittura, riesce quasi a doppiarlo.

Volendo procedere con ordine, si comincia da Paolo Fasanaro: 26 anni, studente della facoltà di Economia, uomo (giovane) di Fratelli d’Italia, trainato anche dal successo indiscusso che la sua lista ha avuto nel capoluogo etneo. La sua attività politica è andata avanti, fino a questo momento, a suon di associazioni universitarie. Ma adesso arriva il salto di qualità: la prima circoscrizione – quella che ha conquistato – è una delle più complesse (tra salotto buono, movida e quartieri popolari). Batte così il secondo arrivato, Francesco Bassini, candidato del centrosinistra con Catania 2.0.

Alla seconda circoscrizione, lo scettro del presidente passa a Mario Ruffino Sancataldo, consigliere circoscrizionale di lungo corso, tant’è che dal 2000 trova spazio tra gli scranni degli eletti per il quartiere. Da quando, cioè, esistevano ancora le municipalità che dividevano Catania in dieci spicchi. Il suo risultato – come quello della maggior parte dei suoi colleghi – è un plebiscito che non potrebbe essere più netto. E che gli fa ottenere più del doppio delle preferenze della medaglia d’argento: Andrea Cardello, centrosinistra targato Luca Sammartino.

Altro giro, altra corsa. La terza circoscrizione diventa il regno di Paolo Ferrara: 26 anni (stessa età di Fasanaro), dottorando alla facoltà di Economia e gli ultimi cinque anni trascorsi al consiglio di quartiere a fare un po’ da contraltare e un po’ da stampella al presidente di circoscrizione che ha sconfitto: l’ex Mpa Salvo Rapisarda. Lui, del resto, è uomo dell’Udc ma quando è stato eletto – nel 2013 – portava in alto il vessillo di Articolo 4. Le sue preferenze, però, le ha guadagnate una dopo l’altra come alle Regionali 2017. Quando, dietro al simbolo dello scudocrociato, aveva portato a casa circa 800 preferenze.

L’avvocato 33enne Erio Buceti è, invece, il nuovo presidente della quarta circoscrizione. A MeridioNews si definiva «orgogliosamente vicino a Salvo Pogliese da 19 anni» e questo, alla fine, lo ha premiato. Anche perché non si può certo dire che la sua attività al consiglio di circoscrizione (di cui è diventato componente dopo una pronuncia del tribunale amministrativo a seguito delle elezioni 2013) sia stata invisibile: con la giunta guidata da Enzo Bianco e col suo ex presidente di circoscrizione, il democratico Emanuele Giacalone, la polemica non è mai mancata. Adesso, però, è chiamato a stare dall’altra parte della barricata.

La quinta circoscrizione diventa, invece, il feudo di Angelo Patanè. Quota Diventerà bellissima, residente del viale Mario Rapisardi, avvocato e appassionato di politica dai tempi dell’università. Lo scontro – elettorale – con Maurizio Zarbo, poliziotto di Catania 2.0 e insider dei quartieri Nesima e Monte Po, lo ha visto vincere. Anche se non proprio a occhi chiusi. In alcune sezioni, è arrivato nettamente secondo dopo Zarbo, cosa che non gli ha permesso l’exploit che, probabilmente, avrebbe desiderato. Adesso, però, la strada è in discesa, con una giunta e tre consiglieri comunali dalla sua parte.

Un po’ sorpreso del risultato è, infine, Alfio Allegra. Nel 2013 aveva tentato di diventare presidente della sesta circoscrizione con due liste a suo sostegno. Ma le preferenze ottenute da Lorenzo Leone gli avevano opposto un niet deciso. Per duee volte, prima ancora, era stato consigliere provinciale a Catania: una volta con Forza Italia e un’altra con il Movimento per l’autonomia. Alle scorse elezioni il freno, rimosso già dopo una tornata. Stavolta il vento ha soffiato dalla sua parte (lui si è avvicinato di recente a Noi con Salvini). Certo, l’amicizia con Leone lui non la nasconde, ma tra i pregi che lo avrebbero aiutato citava, tempo fa, la «vicinanza con le persone».


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]