Più che una piazzetta una fogna E San Cristoforo protesta

«Degrado e abbandono la fanno da padrone nel quartiere San Cristoforo di Catania». Lo denunciano i cittadini e il presidente della prima municipalità Carmelo Coppolino che ieri mattina hanno organizzato una protesta itinerante nel quartiere. In particolare in piazza San Cristoforo e nella piazzetta adiacente, tra via Plebiscito e via Ferrara che è in parte transennata. Qui si stanno facendo dei lavori importanti nel collettore fognario il cui condotto principale è proprio in questa piazzetta. Che in più di un anno di lavori, però, si è trasformata nel simbolo dell’abbandono del quartiere. «Ogni tanto vediamo gli operai a lavoro per un paio di giorni e poi vanno via. Non li vediamo per un po’ e poi vengono per altri due giorni, ma intanto la piazzetta è chiusa» spiega uno dei residenti.

Le tre panchine sarebbero utilizzabili, ma lo spazio è poco e soprattutto paragonabile a una fogna a cielo aperto. Con buona pace dei commercianti locali. C’è puzza, tantissima puzza di escrementi. Non è difficile, infatti, trovarsi a schivare i resti del passaggio dei vari animali per poter passare, oltre a carte e bottiglie di ogni tipo. «I nostri clienti usavano molto la piazzetta, era comoda, adesso non è possibile perché è una latrina» lamenta Benedetto Santapaola, uno dei commercianti della zona. «Entro la fine del mese dovremmo finire i lavori e liberare la piazza» dichiara Bruno Alemanni, geometra della ditta appaltatrice, la Enifin. Alemanni promette inoltre che durante il fine settimana le transenne saranno tolte affinché la gente possa utilizzare la piazza. Considerato che «le botole sono chiuse e non c’è pericolo, si può fare» afferma. Rimane il problema della pulizia, ma anche su questo ieri si è ottenuta una promessa. Coppolino ha infatti sollecitato telefonicamente Marco Morabito, dirigente comunale del servizio tutela e gestione del verde pubblico, il quale ha promesso di intervenire immediatamente.

Al di là degli specifici interventi, però, l’intera zona è in totale abbandono. I cittadini non contribuiscono positivamente gettando in terra rifiuti di ogni tipo, ma l’amministrazione comunale è comunque pressoché assente. «Siamo totalmente lasciati a noi stessi. Il Comune non si fa vedere mai da queste parti» afferma Elena Rosa dei Giardinieri do Liotru che fa parte del movimento Guerrilla gardening: un gruppo di cittadini che si uniscono spontaneamente per ripulire un luogo della città. È stata lei, infatti, insieme ad altri volenterosi del quartiere, a ripulire piazza San Cristoforo lo scorso 29 ottobre. Hanno sradicato le erbacce, seminato qualche pianta e creato un’altalena amatoriale utilizzando corda e copertone. «Noi cittadini siamo costretti a fare da soli – dichiara -. È stato molto bello vedere i bambini che si divertivano a prendersi cura del proprio quartiere».

Adesso, dopo le promesse, occorrerà vigilare per verificare se anche il Comune si dedicherà a una maggiore vigilanza e pulizia, se non dell’intero quartiere, almeno della piazzetta su via Plebiscito.


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