Adrano, condannato a 30 anni Antonio Magro Ritenuto mandante dell’omicidio Maccarrone

Antonio Magro, legato al clan Morabito- Rapisarda di Paternò, è stato condannato a 30 anni di carcere quale mandante dell’omicidio di Maurizio Maccarrone, avvenuto all’alba del 14 novembre del 2014 ad Adrano, in via Cassarà, nel quartiere Cappellone. Ad emettere la sentenza di condanna – Magro aveva scelto il rito abbreviato – il giudice per le indagini preliminari Pietro Currò, con Assunta Musella a rappresentare la pubblica accusa. Entro 90 giorni saranno depositate le motivazioni. Costituitasi come parte civile la moglie della vittima, rappresentata dall’avvocato Pietro Scarvaglieri. Magro attualmente si trova detenuto perché arrestato nell’ambito dell’operazione antimafia En plein. Inoltre, lo scorso maggio, il mandante dell’omicidio Maccarrone era stato raggiunto da un ordine di custodia cautelare in carcere, in quanto avrebbe partecipato, come vedetta, all’omicidio del boss ergastolano Turi Leanza, avvenuto nel giugno 2014 a Paternò.

L’omicidio Maccarrone sarebbe maturato per la gelosia provata da Magro, difeso dagli avvocati Eugenio De Luca e Guido Ziccone, nei confronti dell’uomo per una presunta relazione che avrebbe avuto con una donna – circostanza forse mai verificatisi – con la quale il mandante a sua volta aveva avuto una relazione sentimentale. Ad eseguire l’omicidio Massimo Merlo colui che ha materialmente fatto fuoco, legato al clan Scalisi di Adrano – e Massimo Di Marial’uomo che quella mattina guidava lo scooter. I due uomini saranno giudicati, in Corte d’Assise con rito ordinario; il processo avrà iniziò il prossimo 19 luglio.

A dare la svolta alle indagini erano state le dichiarazioni di un collaboratore di giustizia. Si tratta di Gaetano Di Marco, affiliato al clan Scalisi di Adrano, che ha consentito di acquisire una serie di elementi precisi e concordanti, sia sul movente dell’ omicidio che per quanto riguarda mandante ed esecutore. I clan Morabito-Rapisarda e Scalisi hanno stretti legami con la famiglia mafiosa dei Laudani, i mussi ‘i ficurinia. Ci sono poi le immagini delle telecamere che hanno immortalato i momenti dell’agguato: Maccarrone, uscito da casa di buon mattino per andare a lavoro, si stava dirigendo verso la propria auto, quando i due killer a bordo di uno scooter e con il volto travisato lo affiancavano. Per l’uomo non c’era stato scampo. 


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]