Europei scherma, altre due medaglie siciliane nella spada Enrico Garozzo e Marco Fichera bronzo in gara a squadre

La quinta giornata degli Europei di Novi Sad porta finalmente alla spedizione azzurra la tanto agognata medaglia d’oro. Quella che sembrava una vera e propria maledizione è stata spezzata dalla squadra femminile di fioretto: il nostro Dream Team, in formazione rinnovata con Arianna Errigo, Alice Volpi, Camilla Mancini e Chiara Cini, ha infatti superato la solita Russia col punteggio di 41-40. Manca, invece, la conquista del metallo più prezioso alla pattuglia di siciliani presenti, anche se i risultati sono più che soddisfacenti: dopo che Daniele Garozzo e Giorgio Avola hanno conquistato l’argento a squadre nel fioretto, più un secondo e terzo posto a livello individuale, ieri è toccato a Enrico Garozzo e Marco Fichera salire sul podio con al collo il bronzo nella gara a squadre di spada maschile.

Un risultato importante, in una disciplina in cui c’è da sempre un equilibrio maggiore e più ricambio al vertice. La gara degli azzurri è cominciata vincendo il primo assalto contro la Polonia per 20-18, proseguendo col serratissimo match dei quarti con gli ucraini, finito 16-15 al fotofinish: la Russia si è imposta in semifinale col punteggio di 45-40, andando poi a vincere il titolo continentale. La finale per il terzo posto ha visto gli italiani battere la Svizzera con un netto 45-29, andando così a migliorare nettamente il settimo posto dello scorso anno. Vittoria preziosa anche perché colta senza una delle stelle della squadra, il catanese Paolo Pizzo ancora fermo ai box dopo l’intervento dello scorso marzo al gomito destro.

Marco Fichera è stato gran protagonista dell’incontro dei quarti con l’Ucraina: l’atleta di Acireale è stato infatti capace di mettere due stoccate consecutive in meno di dieci secondi. «La chiusura è un ruolo difficile in qualsiasi situazione di punteggio. Contro la Svizzera – ha commentato lo schermidore etneo a fine gara – eravamo già sul + 11, ma bisogna sempre essere pronti a qualsiasi evenienza, perché avversari di livello come loro possono metterti tre-quattro stoccate in 40 secondi, riaprendo così l’assalto. Ho approcciato bene tutti i match che mi hanno coinvolto, sono contento – prosegue lo spadista classe 1993 –  di essere venuto fuori da un periodo un po’ difficile: con la Svizzera la squadra è stata perfetta, io ho soltanto chiuso quello che loro avevano iniziato. Unico rammarico – conclude Fichera – è relativo all’assalto contro i russi, dove avremmo potuto fare di più essendo anche a un passo dal recuperare la gara. Va comunque bene così». 

Enrico Garozzo, classe 1989, è l’elemento più esperto della squadra di spada agli Europei di Novi Sad: grande soddisfazione per il risultato raggiunto, soprattutto in prospettiva futura. «E’ una medaglia importantissima perché, in primis ,ci dà tranquillità in vista del Mondiale di Wuxi che sarà tra meno di un mese. In un momento complicato per me – aggiunge lo schermidore di Acireale –  questo terzo posto ci voleva, a coronamento di una grande prestazione sia di squadra che a livello personale: nell’ultimo assalto – aggiunge Garozzo – sono riuscito a ritrovarmi in pedana. I ragazzi, poi, sono stati fantastici e hanno tirato benissimo. Chiudo dedicando la medaglia alla figlia di Paolo Pizzo (Elena, ndr) che aspettiamo presto». 


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