Fera ‘o luni, più disagi di domenica I residenti: «Prigionieri in casa»

Al Mercato delle pulci che si svolge ogni domenica in piazza Grenoble a Catania tradizione e disagio camminano a braccetto. Sono diversi i problemi e per notarli basta fare un giro nella zona o una chiacchierata con i residenti. La carenza di controlli peggiora poi la situazione: il conseguente disordine crea infatti continui disagi agli abitanti. L’area dedicata al mercato sarebbe solo una parte della zona, ovvero piazza Grenoble, ma le bancarelle e le persone sono a perdita d’occhio.

Difficile stabilire quali abbiano il permesso per stare lì e quali invece hanno solo deciso di esserci per vendere qualcosa. Se molti, comunque, utilizzano i classici stand da mercato, altri usano dei tavoli di fortuna e c’è anche chi si accontenta dell’asfalto come base d’appoggio per la propria mercanzia. Non solo. Mercato delle pulci significa rivendita dell’usato e invece qui si vende di tutto: dagli abiti al cibo, quasi come si trattasse di un normale giorno della fera ‘o luni. Una passeggiata nella zona permette di vedere che, con le bancarelle ovunque, gli spazi per passare sono limitati con conseguente pericolo per la sicurezza. La viabilità è completamente in tilt e i residenti si sentono agli arresti domiciliari. Ma dei vigili nessuna traccia.

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Per l’assessore alle Attività produttive e sviluppo economico Francesco Cannizzo la situazione è comunque sotto controllo, come ha più volte chiarito. Ma i residenti sono esasperati. Durante la settimana convivono con la fiera – dove di certo non regnano armonia e controllo – e la domenica sono obbligati a subire disagi su disagi.

Oltre ai rumori, infatti, «ci sentiamo prigionieri in casa» dichiarano due residenti di via Cosentino. In effetti le bancarelle vengono posizionate anche davanti ai portoni dei palazzi e a quelli dei garage. «Non possiamo uscire perché gli ingressi sono quasi sempre bloccati» afferma un’abitante. Che, in riferimento alla viabilità, spiega come sia praticamente impossibile, uscendo da via Cosentino, raggiungere via Monsignor Ventimiglia, ovvero la prima via libera da bancarelle. Impossibile girare su via Sturzo e immettersi sul Corso Sicilia. Peggio ancora girare per via Teocrito, poi via Castiglione e via Maddem. «Siamo praticamente obbligati a percorrere via Cosentino in controsenso per cercare di raggiungere al più presto via Ventimiglia» spiega.

Anche il valore delle case sembra avere avuto un calo, nonostante siano in centro città. «Ho provato a venderla, ma non ci sono riuscita e ho rinunciato. Abito qui da vent’anni e sono davvero esausta – racconta ancora una delle residenti -. Nel tempo si è andato a peggiorare sempre più, nonostante le nostre tante segnalazioni ai vigili».

[Foto di giopuo]


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