Nicolosi, su nuove strisce blu impazza la polemica Sindaco: «Camminare di più non sarà un problema»

«In una stanza fatta per trenta persone ne dobbiamo mettere cento, logico che si sta tutti più stretti». Ricorre a questa similitudine il sindaco di Nicolosi, Angelo Pulvirenti, finito nella bufera per l’istituzione delle strisce blu nel centro del paese Porta dell’Etna. Qui, arrivata l’estate, la quiete pedemontana delle altre stagioni diventa solo un ricordo. Sono migliaia i visitatori che giornalmente si riversano nel piccolo Comune, con picchi nelle ore serali, per la maggior parte a bordo di automobili: una panacea per ristoratori ed esercenti, un «assalto» per i residenti che con la movida non ci guadagnano, un problema di lunga durata per l’ordine pubblico di un paese che in inverno conta più o meno su settemila anime. Le macchine sono troppe, non ci sono parcheggi, e la circolazione va costantemente in tilt. 

I circa 400 stalli a pagamento disseminati nel quadrilatero via Etnea-viale della Regione-via Milana-via Garibaldi sarebbero così l’ultima contromisura anti-traffico adottata dall’amministrazione comunale. In passato, l’ex sindaco Nino Borzì aveva fatto vari esperimenti di regolazione della movida estiva di Nicolosi: nel 2013 nel strisce blu comunali con gratta e sosta, in seguito una zona traffico limitato e relative navette per chi riusciva a lasciare l’auto lontano dal centro. Tutto ciò nella cronica carenza di parcheggi. Nel piano regolatore che attende di essere approvato tali aree sono previste, ad esempio, al confine comunale con Mascalucia, ma non è chiaro con quali fondi dovrebbero essere realizzate. 

L’appalto varato da Pulvirenti è stato, però, aspramente contestato dall’opposizione. Fino al 31 dicembre le strisce blu le gestirà la ditta Parknet srl, pagando al Comune 25mila euro e, dai biglietti a un euro l’orail 18 per cento degli incassi. Troppo poco, secondo qualcuno. Fino al 30 settembre, gli stalli si pagheranno dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 17 all’una di notte, poi fino a dicembre solo nel week end e di sera. Giuseppe Di Maurocapogruppo di minoranza in Consiglio, prima del voto favorevole dell’aula aveva chiesto il ritiro dell’atto: «Non siamo pregiudizialmente contrari alle strisce blu – spiega a MeridioNews – ma le cose vanno fatte bene. Questa è un’operazione svuota Nicolosi, ci perdono tutti, residenti e commercianti». Secondo Di Mauro, le difficoltà di parcheggio aumenterebbero: «Chi vede i parcheggi a pagamento cerca posto nelle traversine e intasa tutto – aggiunge – mentre ai cittadini che subiscono la movida tocca pagare un’altra tassa».

Per il sindaco di Nicolosi, invece, la scelta è ben motivata: «Abbiamo sei vigili urbani, non riusciamo a controllare anche lo stazionamento delle auto – ricorda – ma penso anche che fare qualche centinaio di metri in più a piedi non sarà un problema». Negli ultimi anni, ben tre comandanti dei vigili sono andati in pensione, tanto che in estate è necessario farsi prestare gli agenti dai vicini Comune di Tremestieri, Mascalucia e Sant’Agata li Battiati. Secondo Pulvirenti, le strisce blu starebbero già «liberando» il centro di Nicolosi dalle auto dei residenti. «Dipendenti dei negozi e cittadini parcheggiano un po’ più in là, mentre chi è di passaggio trova i parcheggi liberi – spiega – tanti commercianti sono contenti e me lo hanno riferito». Pulvirenti, eletto un anno fa, nel suo tentativo ci crede: «Serve incentivare la mobilità sostenibile, Nicolosi non può reggere non solo il flusso di auto ma anche l’indisciplina di chi arriva qui».


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