Porto, polizia setaccia i luoghi della movida Multe e «improvvisazione imprenditoriale»

Con l’apertura del porto di Catania alla città, che ha richiamato, vista la presenza di diversi esercizi pubblici, una moltitudine di cittadini, soprattutto in età giovanile, si reso necessario intensificare i controlli amministrativi, che già abitualmente venivano espletati, al fine di tutelare la presenza di migliaia di soggetti durante le ore serali e notturne.

E, in effetti, nelle scorse settimane, è stata eseguita un’attività di controllo e accertamento organizzata dalla questura di Catania impiegando il personale della divisione polizia amministrativa e sociale e della Polizia di frontiera aerea e marittima unitamente ai carabinieri e alla guardia di finanza, collaborati dalla polizia locale e dall’Asp, grazie alla quale è emerso un quadro di numerose trasgressioni di legge e di improvvisazione imprenditoriale.

Nel corso del servizio sono stati controllati quattro esercizi pubblici ai quali sono state contestate numerose violazioni di carattere amministrativo, e in tre casi, anche di carattere penale. Sono stati denunciati per abusiva occupazione di spazio demaniale i titolari di due esercizi pubblici che per la loro attività avevano occupato una superficie superiore a quella consentita; un ulteriore denuncia in stato di libertà ha riguardato la violazione del diritto d’autore commessa durante un’attività di intrattenimento musicale. Le altre contestazioni di carattere amministrativo hanno riguardato l’esercizio dell’attività di somministrazione di alimenti legati alla mancata osservanza delle norme di legge che governano lo svolgimento di tali occupazioni.

Ancora, sono stati comminate sanzioni amministrative per inosservanza dell’obbligo della Scia e della Dia sanitarie per la somministrazione di bevande alcoliche e analcoliche e, particolare importante, per l’inosservanza dell’obbligo di servire le medesime bevande in contenitori monouso (quindi senza la distribuzione di bottiglie in vetro tra le ore 18 e le 4 del mattino). L’attività di buttafuori, seppur governata da apposite norme di legge che prevedono autorizzazioni ad hoc, è stata motivo di due contestazioni per altrettanti illeciti amministrativi derivanti dal mancato possesso delle autorizzazioni medesime.

Nel corso del servizio sono stati controllati numerosi avventori.

(Fonte: ufficio stampa Questura di Catania)


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