Bronte: parte Girolibro, biblioteca a cielo aperto «Dobbiamo essere cittadini attivi e responsabili»

Non bisogna per forza aspettare che gli altri facciano le cose, si può agire in prima persona per concretizzare un sogno e dare il buon esempio ai coetanei e alla cittadinanza. E non bisogna essere chissà chi o inventarsi qualcosa di particolare, ognuno nel proprio piccolo può fare qualcosa per migliorare la vita degli altri e la propria. Per esempio costruendo, legno dopo legno, una biblioteca a cielo aperto come quella inaugurata lo scorso 18 luglio a Bronte. L’idea è partita da Maria Gatto, 31 anni, che ha subito coinvolto nel progetto di Girolibroil fratello 26enne Simone e il fidanzato 31enne Elio Longhitano, tutti e tre originari di Bronte.

«Costruire tutto da sola sarebbe stato complicato, c’era da tagliare il legno, dipingere, verniciare e allestire scaffali e vetrine», spiega Maria, tecnica del restauro con la passione per il riuso e le arti pittoriche, che mette a frutto nel laboratorio casalingo dove insieme ad Elio si cimenta nel recuperare oggetti dismessi a cui dà una nuova vita, per limitare l’impatto ambientale e la produzione di rifiuti. Maria ha studiato Tecnologia applicata al restauro a Siracusa e si definisce la sognatrice del gruppo, mentre Elio, diplomato al liceo della Comunicazione, ha un talento nel disegno che gli ha fatto guadagnare la qualifica di artista. Simone, infine, diplomato in fagotto al Conservatorio di Catania, è il musicista del trio.

«Tempo fa mi sono imbattuta per caso, in una strada di Acireale, in una di queste biblioteche che ho fotografato pensando “Chissà se un giorno qualcuno ne realizzerà una simile a Bronte“. L’anno scorso, poi, si è presentata l’occasione di aderire al bilancio partecipativo del Comune da privato cittadino e allora ho pensato che anche io potevo fare qualcosa per contribuire attivamente alla crescita del mio paese».

L’idea iniziale era quella di riutilizzare materiali, ma i ragazzi non hanno trovato niente che facesse al caso loro e allora si sono messi di buona volontà realizzando di sana pianta gli scaffali e tutto il necessario. Non hanno lavorato giorno dopo giorno perché ognuno ha i propri impegni, da maggio ci hanno impiegato circa un mese e mezzo, giusto in tempo per inaugurare nella stagione estiva le quattro postazioni di Girolibro. «Abbiamo scelto per le nostre istallazioni quattro punti strategici del paese – il circolo N. Spedalieri in piazza Spedalieri, l’area verde di piazza Aldo Moro, l’ingresso della villa comunale in viale Catania e quello dei campetti in via Selvaggi -, luoghi di aggregazione sia per persone adulte che per ragazzi dove abbiamo posizionato i libri donati da insegnanti e amici lettori che hanno ripulito le loro librerie per darci qualche volume».

E già da mercoledì si contano tanti visitatori, che attratti dai colori sgargianti delle vetrine si incuriosiscono e si avvicinano per capire come funziona il progetto. Che è molto semplice e permette a chiunque, gratuitamente e senza tesserarsi, di prendere in prestito un libro, sfogliarlo sul posto, lasciarne un altro in cambio. Qualcuno ha già mostrato il proprio scetticismo, pensando a qualche possibile atto vandalico. Ma è proprio questa la sfida più grande per Maria: responsabilizzare i cittadini a cominciare dai ragazzi e dai bambini, anche chiedendo il supporto di genitori e insegnanti.

«Mi auguro che le persone diventino non solo fruitori della biblioteca, ma anche responsabili. E gli adulti devono essere i primi a dare il buon esempio. Se qualcuno deturpa un bene della comunità bisogna intervenire, sottolineare che quella cosa è di tutti e non va distrutta. Spesso invece ci si tira indietro. Io, invece, sono convinta sia arrivato il momento di fare un passo avanti. Magari cominciando proprio da un libro».


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