Giuseppe Leonardi, promessa dell’atletica etnea Una vita di corsa e gli studi per il business online

Agli Europei di atletica leggera, in scena a Berlino ad agosto, non sarà protagonista, ma Giuseppe Leonardi sembra non prendersela poi più di tanto. «Nelle ultime gare individuali ho avuto un calo di energie, facendo tempi che non mi hanno permesso di partecipare. Quindi per adesso ho deciso di staccare». Parole di un ragazzo che compirà 22 anni il prossimo 31 luglio e che, quest’anno, ha portato in alto il nome della velocità su pista etnea, grazie alla medaglia d’oro ottenuta lo scorso 30 giugno a Tarragona, nella giornata conclusiva dei Giochi del Mediterraneo. La staffetta azzurra 4X400 ha stracciato Spagna e Algeria, in un quartetto che vedeva il ragazzo catanese partire dai blocchi come primo staffettista: «Ho ricordi piacevoli – ammette Leonardi – sono partito tranquillo, poi arrivato ai 200 metri lo spagnolo ha accelerato, io mi sono accodato e ho superato tutti. Sono stato bravo a gestire la mia frazione».

Un risultato significativo per l’atleta dei Carabinieri, in una carriera ancora agli esordi ma ricca già di molte gioie : un oro e un bronzo alle Gymnasiadi del 2013, argento con la 4X400 agli Europei juniores due anni dopo in Svezia e soprattutto un personale sui 400 piani di 46′ 19”, centrato lo scorso anno, che potrebbe valere una semifinale assoluta a livello continentale. «La mia passione si è accesa a Bergamo – ricorda Leonardi – dove ci siamo trasferiti per il lavoro di mio padre. A 14 anni sono tornato a Catania ed è stata la mia fortuna – ribadisce l’atleta – perché ho incontrato il professor Filippo Di Mulo che mi ha portato ad alti livelli». In Sicilia l’atleta ha corso per Virtus Acireale e Cus Catania, per poi affiliarsi a un club di Benevento ed entrare nel gruppo sportivo dei Carabinieri: «Grazie all’Arma ho strumenti in più a livello economico, tecnico e logistico» ammette il quattrocentista azzurro. 

Un passo in avanti fondamentale per la carriera di Leonardi che, come quella di molti atleti siciliani, convive con carenze infrastrutturali. «Posso ritenermi fortunato – afferma il quattrocentista – perché mi alleno alla Cittadella universitaria, la cui struttura è ben tenuta. Il problema è che quella è l’unica pista valida: quando la chiudono per lavori – prosegue l’atleta – è complicato trovare un luogo in cui correre». La consapevolezza, dunque, è che Catania sia ancora molto indietro: «A livello di strutture non siamo messi bene: avendo più di 300mila abitanti, Catania dovrebbe sfornare atleti di livello in molte discipline. Come si fa a stimolare il movimento giovanile – si domanda Leonardi – se non ci sono neanche i luoghi in cui poter crescere come atleti?»

Il futuro è ancora tutto da scrivere, ma gli obiettivi sono chiari: «La mia stagione è praticamente finita – specifica Leonardi – adesso ci sono i campionati italiani assoluti dove punto a fare un buon tempo, ma senza aspettarmi molto. Sono reduce da un anno duro, ciò che conta è staccare la spina per ritrovarmi mentalmente». Lasciare la pista per ritrovarsi più forti tra qualche mese dunque, con l’intento però di coltivare passioni che un giorno potrebbero diventare lavoro: «Studio e-commerce e social media managing, voglio sfruttare le mie conoscenze per aprire delle attività online. Il mio obiettivo – confessa il velocista etneo – è quello di riuscire a integrare queste tecnologie con lo sport. Sto già testando le mie idee su alcune pagine di viaggi e abbigliamento sportivo». 


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