Etna, Raccolta indiscriminata di rifiuti Settanta volontari per ripulire il vulcano

Cicche di sigaretta, piatti e bicchieri di plastica. Ma anche scarpe, servizi da caffè in ceramica, cerchioni e bottiglie di olio per auto. Persino un tema: «L’inquinamento dell’aria e della Terra ha ormai coinvolto tutto il pianeta. L’uomo non troverà presto piante e le conseguenze saranno irreparabili», l’attacco. Sono solo una parte del bottino raccolto ieri nel Parco dell’Etna dai volontari di Raccolta indiscriminata, la passeggiata di pulizia organizzata da Etna Walk, RadioLab e CTzen in collaborazione con Etna sci, Etna snow, Etna tattoo art cafe in contrada Rinazzi, nel Comune di Nicolosi. Solo una delle oltre 250 discariche abusive contate nel territorio. Quasi settanta persone, bambini compresi, i volontari delle associazioni e semplici cittadini. Circa trenta i sacchi dell’immondizia riempiti. Centinaia le immagini scattate dai partecipanti, invitati a documentare il prima e dopo nel foto-raduno. «E’ stato bello. Sia per la massiccia partecipazione sia perché abbiamo ripulito la zona in pochissimo tempo – dice Giuseppe Distefano, membro di Etna Walk – Ai Comuni dico solo che questo è il primo passo: siamo molto agguerriti e a breve faremo un secondo appuntamento». «Speriamo di non dover essere noi cittadini a fare questo lavoro per una seconda volta, almeno non di nuovo qui – gli fa eco il collega Luca Bonaccorsi – Anche se la vedo dura perché il primo maggio è alle porte».

http://www.youtube.com/watch?v=n7M8XggN920
video di Gianmarco Catalano

Pulizie di primavera – dopo le scampagnate del 25 aprile e a ridosso di quelle del 1 maggio – iniziate a metà mattinata. Un primo giro di ricognizione, per individuare il tipo di rifiuti e immortalare lo stato del bosco. Alcune mani indicano un televisore e dei copertoni di auto abbandonati. «I rifiuti speciali non possiamo toccarli – spiega Distefano – E’ pericoloso e non saprebbero nemmeno come smaltirli. Servono degli operai specializzati e poi ci sono i costi dello smaltimento, che ogni Comune teme di dover affrontare». Alla fine del sentiero, ad attendere i volontari c’è infatti un operaio del Comune di Nicolosi, addetto al trasporto dell’immondizia. Nessuno gli aveva spiegato cosa dovesse andare a fare esattamente, in quel suo giro straordinario della domenica. La sua dotazione di sacchetti non era di certo pronta ad affrontare una pulizia straordinaria: solo due. «Siamo proprio a ridosso delle elezioni – spiega Marisa Mazzaglia, assessore alle Politiche per l’Etna del Comune etneo – E questi vengono considerati come debiti fuori bilancio. Non potevamo fare di più». Velocemente, tra gli organizzatori, vengono recuperati guanti monouso e altri sacchi. La raccolta può iniziare.

«E questo dove lo metto?», chiedono i bambini, tra i più attivi pulitori. Perché la raccolta è stata sì indiscriminata, ma anche differenziata: la plastica da un lato e il vetro dall’altra, le carte – ormai sporche – e tutto il resto da un’altra ancora. In contrada Rinazzi sono ancora evidenti i segni delle scampagnate. Ma ogni tanto salta fuori una sorpresa: dal terreno lungo il sentiero si vedono spuntare angoli di sacchi di iuta. Basta tirarli via – seppelliti dalla terra e incastrati tra la pietra lavica – per vedere riaffiorare rifiuti di ogni genere: un ferro da stiro, delle scarpe, il contenuto di mezza credenza di chissà quale casa. «State alterando l’ecosistema – scherza una ragazza – Ormai si erano integrati benissimo». E, scavando, c’è anche chi ritrova un reperto d’epoca: una bottiglia d’aranciata non più in commercio da almeno vent’anni. «Proprio ieri la descrivevo agli amici, trasparente con il fondo di plastica arancione – racconta un altro ragazzo – Molti nemmeno la ricordavano». Tra un sospiro per l’inciviltà altrui e un’imprecazione per una spina infilata in un dito, durante la mattinata non mancano mai i sorrisi.

Poco dopo mezzogiorno la zona è ormai pulita. Dai volontari. Per le istituzioni, infatti, si tratta di un «problema di ordine pubblico» difficile da gestire: «Le persone invadono i terreni privati, sui quali non abbiamo competenza – spiega Mazzaglia – Mentre le aree demaniali sono ben tenute». Eppure contrada Rinazzi è privata solo in parte. «Abbiamo chiesto più volte un intervento della prefettura per contrastare questi fenomeni di invasione dei boschi», aggiunge l’assessore. D’altronde, come dichiara Ettore Foti, commissario del parco dell’Etna: «Non credo che ci sia qualcuno che abbia più prerogative degli altri per un problema atavico come quello dei rifiuti». La soluzione? «Soprattutto la repressione, perché iniziative che vediamo molto favorevolmente come questa, sono fatte una tantum», conclude. Di riorganizzare le forze e i fondi per una pulizia che non sia straordinaria non si fa cenno.

Le fotografie dei raccoglitori diventano intanto più artistiche, gli sguardi si scollano dal terreno alla ricerca dell’ultima cicca perduta. Il gruppo si sposta un po’ più in alto, per il pranzo al sacco e una lunga passeggiata di quasi otto chilometri da monte Concilio fino alle bocche di monte Gemmellaro, passando per monte Grosso e il suo rifugio. Qualcuno, tra il fiatone e la stanchezza, chiede: «Quando lo rifacciamo la prossima volta?». Il parco è grande circa 59mila ettari: serviranno tanti sacchetti.


Dalla stessa categoria

I più letti

Una giornata all'insegna della pulizia di una delle oltre 250 discariche contate nel parco dell'Etna. Ma anche l'occasione per una passeggiata tra le sue bocche e un foto-raduno. Diverse generazioni di volontari hanno raccolto in trenta sacchi ogni genere di rifiuto. E persino qualche cimelio storico. «Sperando che, chi verrà a fare una scampagnata il primo maggio, non pensi: "Beh, è così pulito che il mio bicchiere posso pure lasciarlo qui"». Guarda il video di Gianmarco Catalano

Una giornata all'insegna della pulizia di una delle oltre 250 discariche contate nel parco dell'Etna. Ma anche l'occasione per una passeggiata tra le sue bocche e un foto-raduno. Diverse generazioni di volontari hanno raccolto in trenta sacchi ogni genere di rifiuto. E persino qualche cimelio storico. «Sperando che, chi verrà a fare una scampagnata il primo maggio, non pensi: "Beh, è così pulito che il mio bicchiere posso pure lasciarlo qui"». Guarda il video di Gianmarco Catalano

Una giornata all'insegna della pulizia di una delle oltre 250 discariche contate nel parco dell'Etna. Ma anche l'occasione per una passeggiata tra le sue bocche e un foto-raduno. Diverse generazioni di volontari hanno raccolto in trenta sacchi ogni genere di rifiuto. E persino qualche cimelio storico. «Sperando che, chi verrà a fare una scampagnata il primo maggio, non pensi: "Beh, è così pulito che il mio bicchiere posso pure lasciarlo qui"». Guarda il video di Gianmarco Catalano

Una giornata all'insegna della pulizia di una delle oltre 250 discariche contate nel parco dell'Etna. Ma anche l'occasione per una passeggiata tra le sue bocche e un foto-raduno. Diverse generazioni di volontari hanno raccolto in trenta sacchi ogni genere di rifiuto. E persino qualche cimelio storico. «Sperando che, chi verrà a fare una scampagnata il primo maggio, non pensi: "Beh, è così pulito che il mio bicchiere posso pure lasciarlo qui"». Guarda il video di Gianmarco Catalano

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]