Chi abita nella zona della VI municipalità più vicina allo stadio Angelo Massimino ha smesso di sperare di poter camminare su strade senza buche. Il Comune aveva promesso il rifacimento del manto stradale rovinato per via della metanizzazione entro il 31 marzo, ma ancora nulla si è mosso. E intanto, denuncia il consigliere Agatino Lanzafame, le vie sono di nuovo sventrate a causa di altri lavori: la posa delle fibre ottiche. Guarda il video
Cibali, niente lavori per le strade colabrodo «E adesso hanno aperto un nuovo cantiere»
«Ci su di sistimari ‘sta strada cà, chidda dà, d’autra docu…». Un anziano signore in piazza santa Maria Ausiliatrice gioca a carte con un amico e, nel frattempo, le indica tutte, una dopo l’altra, le vie il cui manto stradale dev’essere completamente rifatto. Il quartiere Cibali, VI municipalità di Catania, è un colabrodo da quando sono stati installati i tubi del metano. Per un servizio offerto il gas un altro è stato dimenticato l’appianamento dell’asfalto. Se ci si mettono anche i lavori di posa delle fibre ottiche, effettuati proprio in questi giorni, il quadro complessivo dello stato delle strade della zona è completo. «Un disastro», affermano gli abitanti, che due mesi fa avevano tirato un sospiro di sollievo: «Entro il 31 marzo via Cibele e, in generale, tutta la zona di Cibali interessata dai lavori di metanizzazione sarà riasfaltata», avevano annunciato dal Comune. A due mesi di distanza dalla data promessa, niente si è mosso. E le voragini sono ancora lì, profonde e minacciose, illuminate dal sole primaverile in tutto il loro irrisolto splendore.
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«Non pretendevamo certo che fossero puntuali, ma almeno che lo facessero», afferma Agatino Lanzafame, giovane consigliere della municipalità, che a fare lo slalom tra l’asfalto irregolare c’è abituato. «Hanno risistemato, inspiegabilmente, solo via Sebastiano Catania ride Salvo distruggerla nuovamente, pochi giorni dopo, per far passare i cavi della fibra ottica». Nell’irreale e ordinata piattezza dell’unica strada percorribile della zona, via Sebastiano Catania appunto, c’è un serpente di cemento che si muove vicino al marciapiede, a bordo della carreggiata. Nessun cartello permette di conoscere la data d’apertura e quella di chiusura del cantiere stradale, figurarsi il suo genere. «Fibra ottica, fibra ottica garantisce un operaio, che precisa Prima copriamo col cemento, poi ci mettiamo l’asfalto di sopra». Quando, però, non sa dirlo. Non ha più informazioni Giuseppe Marletta, il neo-assessore ai Lavori pubblici: «Onestamente, non so se stanno facendo lavori per mettere la fibra ottica sostiene Dovrei verificare chi dei nostri dipendenti sta seguendo la cosa, ma io non ne ho ricevuta comunicazione». Va meglio, invece, a domandargli del metano: «Abbiamo tardato a riasfaltare perché ci sono stati dei problemi con le tubazioni». In pratica, spiega l’assessore, funziona così: i tubi vengono posati e poi vengono ricoperti con uno strato d’asfalto provvisorio per verificarne la tenuta. Fatti tutti i test, si completa il lavoro appianando la strada. «Ma a Cibali ci sono state delle perdite, e solo di recente sono state riparate».
«Siamo preoccupati per come lasceranno le strade, adesso che c’è anche un altro cantiere», dice Lanzafame. Ma chi vive nella zona non è particolarmente speranzoso: «Sento sempre dire “domani, dopodomani, mercoledì prossimo”, però non iniziano mai», dice un uomo che abita in via Cibele. E scrolla le spalle, con un sorriso: «Ho smesso di sperare che a Catania vadano bene le cose importanti, figurarsi se mi illudo che mi sistemino la strada sotto casa».