Un career day per i disoccupati Lgbt A Catania «il merito passa dall’inclusione»

La domanda incontra l’offerta. E se l’offerta è di quelle generalmente discriminate è meglio. Perché i possibili datori di lavoro che saranno presenti al career day del 26 luglio, all’interno del negozio Ikea della zona industriale di Catania, sono aziende «particolarmente attente alle politiche di diversity management e delle diversità». E sono quelle che hanno aderito al progetto Parimerito, realizzato dall’associazione Parks – Liberi e uguali, promosso dall’Unar (Ufficio nazionale anti-discriminazioni razziali) e finanziato dall’Unione europea. Lo scopo? «Realizzare il merito, cioè un luogo di lavoro dove il successo di ciascuno si fonda esclusivamente sul talento, sulla capacità e sulla qualità delle prestazioni lavorative, e che non ha nulla a che fare con le proprie caratteristiche personali», si legge nel manifesto dell’iniziativa.

Calabria, Campania, Puglia e Sicilia sono le sedi scelte. Cioè le regioni dell’obiettivo convergenza, quelle per le quali il ministero del Lavoro auspica un miglioramento delle condizioni occupazionali dal 2007 al 2013. E la crescita passa anche per l’integrazione, indipendentemente da orientamento sessuale, identità di genere, etnia, religione, disabilità o età. «Da un lato, candidati appartenenti a categorie tradizionalmente discriminate, dall’altro, le aziende che intendono distinguersi per accoglienza e disponibilità offrendo opportunità (stage, contratti a termine, tirocini), e che dichiarano così di essere datori di lavoro sensibili e rispettosi delle diversità».

A Catania, dalle 10 alle 17 del prossimo giovedì, ci saranno Quanta, Openjob Metis, Game Stop, Sibeg Coca-Cola ed Eurocall network. E i workshop su «come redigere un curriculum vitae e affrontare un colloquio di lavoro» dovrebbero impiegare il tempo tra la consegna di un curricula e l’altra. Unici requisiti di partecipazione sono la residenza in una delle regioni interessate dal progetto, essere diplomati alle scuole superiori o laureati. E, com’è ovvio, appartenere alle categorie a cui è destinato l’incontro.

 

[Foto di Elvert Barnes]


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Quando appartenere a una categoria tradizionalmente discriminata è utile a trovare lavoro: è l'idea di base del progetto Parimerito, ideato dall'associazione Parks e realizzato assieme all'Ufficio nazionale anti-discriminazioni razziali, con il contributo dell'Unione europea. «Vogliamo realizzare un luogo di lavoro in cui il successo di ciascuno si fonda solo sul talento». Non importa se gay, lesbica, trans o, in generale, considerato diverso

Quando appartenere a una categoria tradizionalmente discriminata è utile a trovare lavoro: è l'idea di base del progetto Parimerito, ideato dall'associazione Parks e realizzato assieme all'Ufficio nazionale anti-discriminazioni razziali, con il contributo dell'Unione europea. «Vogliamo realizzare un luogo di lavoro in cui il successo di ciascuno si fonda solo sul talento». Non importa se gay, lesbica, trans o, in generale, considerato diverso

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