Greenpeace: «In Sicilia troppe trivelle» A rischio biodiversità, pesca e turismo

Una casella di posta elettronica che scotta. E’ quella del sindaco di Catania Raffaele Stancanelli che, nelle ultime settimane, ha ricevuto almeno 30mila email da cittadini dell’isola e non solo. Messaggi con lo scopo di spingere il primo cittadino ad aderire all’appello di Greenpeace Italia contro le trivellazioni nel Canale di Sicilia alla ricerca di petrolio: 29 richieste da piccoli e grandi compagnie petrolifere, undici delle quali già approvate. E il sindaco, alla fine, ha deciso di firmare: proprio oggi, ultimo termine utile, durante la tappa catanese – quella conclusiva – del tour siciliano U mari non si spirtusa. La mattina i volontari di Greenpeace saranno in spiaggia al lido Le Capannine per raccogliere le firme dei cittadini. La sera si continua con la mostra fotografica Mediterraneo: tesori in alto mare, dalle ore 19 a Villa Fortuna, Acitrezza. La conclusione di un tour partito il 15 luglio da Palermo e che ha attraversato San Vito Lo Capo, Trapani, Marsala, Sciacca, Agrigento, Pozzallo e Noto. E che pensa di agire in tre mosse: una petizione tra i cittadini – corredata di mail bombing – per convincere i sindaci a firmare l’appello che verrà inviato al ministero dell’Ambiente. Affinché il Canale di Sicilia venga dichiarato zona ecologica protetta, al riparo dalle trivelle.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=MElZKHfQQ2Y[/youtube]
Video di Greenpeace

Proprio qui si concentrano infatti quasi la metà delle richieste di trivellazioni in tutta Italia. Una nazione particolarmente interessante per le compagnie petrolifere, considerato il regime fiscale favorevole rispetto a quello di altri Paesi del mondo. Come evidenziato nel rapporto Meglio l’oro blu dell’oro nero di Greenpeace, le imposte dirette sulla produzione per gli idrocarburi estratti in mare sono solo del quattro per cento. Non dovute per le prime 50mila tonnellate di petrolio prodotte ogni anno. Meno della metà di quanto i petrolieri sono costretti a pagare in Australia o negli Stati Uniti. E non va meglio con il canone annuo dovuto dalle compagnie per l’utilizzo del sottosuolo: per l’estrazione dalle 80mila alle 120mila lire – normativa mai aggiornata – per

La mappa delle richieste di trivellazioni nel Canale di Sicilia

chilometro quadrato e dai 6 ai 27 euro per le concessioni di ricerca. Secondo i calcoli dell’associazione, per le quattro piattaforme già attive in Sicilia – a Gela e Scicli – nelle casse dello Stato e della Regione siciliana sono entrati appena 48.826 euro.

Una cifra irrisoria a fronte del preoccupante impatto delle trivellazioni per la biodiversità del Canale, avvertono da Greenpeace. A farne le spese, infatti, saranno tonno rosso, pesce spada, alici, acciughe, sardine, nasello, triglia e varie specie di gamberi. Tra cui le uova del gambero rosa. Insieme a loro, ad essere penalizzati saranno il settore della pesca e del turismo. Soprattutto nelle zone al largo delle isole Egadi, nel tratto di costa tra Sciacca e Gela e nel mare di Pozzallo, le più interessate dalle richieste. «Per fortuna la risposta dei cittadini è stata davvero incoraggiante – commenta Maria Chiara Mascia dello staff di Greenpeace – Sin dalla nostra prima tappa, Palermo, i volontari sulle spiagge non riuscivano nemmeno ad andare via, perché erano gli stessi bagnanti a fermarli di continuo per chiedere di firmare la petizione». Più di 25mila le adesioni raccolte sulla battigia e nei gazebo cittadini, che si uniscono alle oltre 30mila raccolte on line.

http://www.flickr.com//photos/greenpeace_italia/sets/72157630743752520/show/
Foto di Greenpeace Italia

Una sensibilità a cui si unisce, almeno sulla carta, quella dei primi cittadini dei Comuni coinvolti. Chi in fretta e chi dopo un lungo silenzio, alla fine tutti e 40 i sindaci interpellati hanno firmato l’appello per il ministero dell’Ambiente. «Diversi ci hanno chiamato perché, prima di firmare, gli si era intasata la casella di posta – ride Mascia – Ma da alcuni non abbiamo proprio ricevuto risposta fino a quando il tour non è arrivato nella loro città». Come il primo cittadino di Catania, «che speravamo di convincere fino all’ultimo minuto», dice Grazia Zuccarello, coordinatrice del gruppo locale etneo di Greenpeace. Per tutti ci sarà tempo fino a stasera per aderire. Durante la mostra dove – accanto alle foto delle bellezze naturalistiche dell’isola a cura dei fotografi dell’associazione – verranno esposti pannelli e dati sulle minacce al mare siciliano. Più un concorso tutto catanese: l’esposizione delle foto vincitrici tra le 300 scattate dai cittadini con il proprio smartphone e condivise tramite l’applicazione Instagram.

[Foto di Greenpeace Italia]


Dalla stessa categoria

I più letti

Ventinove richieste di trivellazione nel Canale di Sicilia: quasi la metà di quelle di tutta Italia. Effetto di un regime fiscale favorevole. Una minaccia per le specie animale e vegetale del Mediterraneo, ma anche per settori chiave dell'economia dell'isola. Greenpeace Italia si oppone con U mari non si spirtusa: un viaggio lungo l'isola per sensibilizzare cittadini e sindaci. Tutti i Comuni coinvolti hanno aderito, anche Catania, grazie alla particolare campagna di persuasione dei firmatari on line

Ventinove richieste di trivellazione nel Canale di Sicilia: quasi la metà di quelle di tutta Italia. Effetto di un regime fiscale favorevole. Una minaccia per le specie animale e vegetale del Mediterraneo, ma anche per settori chiave dell'economia dell'isola. Greenpeace Italia si oppone con U mari non si spirtusa: un viaggio lungo l'isola per sensibilizzare cittadini e sindaci. Tutti i Comuni coinvolti hanno aderito, anche Catania, grazie alla particolare campagna di persuasione dei firmatari on line

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]