Fiamme su Trapani, Palermo e Catania Doloso l’incendio alla Riserva dello Zingaro

Palermo, Trapani, Catania. Si susseguono gli incendi in vari punti dell’isola. Dovuti, per la maggior parte e secondo le prime ricostruzioni, più alla mano dei piromani che al caldo dell’estate. A Bellolampo, nel Palermitano, le fiamme che hanno avvolto la discarica di rifiuti sono durate per sette giorni. Ieri, sull’Etna, un gruppo di scout composto da 30 bambini e sei guide è stato salvato appena prima che il rogo scoppiato a Linguaglossa investisse il loro rifugio. Solo alcuni delle decine di incendi scoppiati sull’isola negli ultimi giorni. Nessuno, però, grave come quello che ha coinvolto la provincia di Trapani, dove domenica sera le fiamme hanno distrutto la riserva naturale orientata dello Zingaro. «Mi rendo conto che domenica in Sicilia c’erano numerosi incendi e che la situazione era piuttosto seria – commenta Matteo Rizzo, sindaco di San Vito Lo Capo, Comune nel quale ricade la zona protetta – ma è inconcepibile che una delle più belle riserve della Sicilia, oltre che la più antica, vada in fumo senza che si alzi un dito». O meglio, senza che nemmeno un mezzo aereo si levi in volo, denuncia il primo cittadino. «Adesso l’allarme è rientrato – dicono amari dal comando dei carabinieri di Trapani – Ma solo perché ormai non c’è più nulla da bruciare».

[slideshow exclude=”9″]

L’incendio è scoppiato nel tardo pomeriggio di domenica. «Le fiamme sono iniziate proprio all’interno della riserva dello Zingaro – spiegano i carabinieri– E si sono propagate dal basso verso l’alto». Poi da lì, complice il vento, lungo il resto della costa  e tra i Comuni di Macari, Castelluzzo, Custonaci e Castellammare del Golfo. «Siamo abbastanza certi che si tratti di un atto doloso – continuano dal comando provinciale – perché c’erano parecchi focolai». Subito sono stati evacuati i cittadini delle vicine abitazioni e le centinaia di turisti in vacanza al villaggio Calampiso. «La riserva dello Zingaro è andata in fumo», il commento a caldo del sindaco Rizzo. Che denuncia l’assenza di maggiori soccorsi – in aiuto a vigili del fuoco, protezione civile e corpo forestale – in una situazione drammatica. «Non sono intervenuti i mezzi Canadair né i mezzi aerei. Gli unici che avrebbero potuto fermare le fiamme. Le nostre richieste sono cadute nel vuoto».

Disagi anche per i cittadini e villeggianti evacuati e per le attività commerciali della zona. C’è chi ha perso l’aereo, chi è rimasto bloccato sulle strade lambite dalla fiamme e chi si è trovato isolato. «La rete telefonica, anche mobile, ha smesso di funzionare – racconta Salvatore Ciambra, che da vent’anni trascorre le sue estati a San Vito Lo Capo – Non si poteva nemmeno usare il bancomat». Solo ieri, all’indomani dell’incendio, si è avvicinato alla zona della riserva per scattare qualche foto. Ad accoglierlo, «un gruppo di volontari della protezione civile dall’aria abbattuta – continua – E anche a me, a vedere quello spettacolo, è venuto un groppo alla gola». I cartelli con le indicazioni sono stati coperti con un annuncio: «Riserva chiusa per incendio». Ancora ieri la cenere cadeva sul mare. «Sulla strada di ritorno, da Castelluzzo a Palermo, sono passato attraverso le montagne, tutte bruciate – continua – Mi è sembrato di essere sull’Etna». «Un conto è quando la natura ci punisce, come a Giampilieri dove possiamo dire di averla provocata con la cementificazione – conclude Ciambra – Ma un altro è quando una persona parte da casa sua per andare ad appiccare un incendio. E’ triste».

[Foto di Salvatore Ciambra]


Dalla stessa categoria

I più letti

Continui roghi da qualche giorno stanno investendo la Sicilia. Per la maggior parte non a causa del forte caldo ma delle mani dei piromani. Come quello, il più devastante, che ha distrutto la zona naturale protetta del Trapanese. Il sindaco denuncia l'assenza di soccorsi aerei. Un testimone racconta a CTzen i disagi e la tristezza nel vedere uno dei polmoni verdi dell'isola più simile alla nerissima Etna. Dove ieri sono stati salvati 30 piccoli scout. Guarda le foto

Continui roghi da qualche giorno stanno investendo la Sicilia. Per la maggior parte non a causa del forte caldo ma delle mani dei piromani. Come quello, il più devastante, che ha distrutto la zona naturale protetta del Trapanese. Il sindaco denuncia l'assenza di soccorsi aerei. Un testimone racconta a CTzen i disagi e la tristezza nel vedere uno dei polmoni verdi dell'isola più simile alla nerissima Etna. Dove ieri sono stati salvati 30 piccoli scout. Guarda le foto

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]